Home Dal Territorio Martedì 19, Massimo Dapporto e Tullio Solenghi aprono la stagione teatrale

Martedì 19, Massimo Dapporto e Tullio Solenghi aprono la stagione teatrale

da Cosimo Saracino
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DAPPORTO-E-SOLENGHI

Tutto pronto per il primo sipario della stagione teatrale del Comunale di Mesagne, che prenderà il via martedì 19 gennaio alle 20.30 con lo spettacolo “Quei Due – Staircase il sottoscala” di Charles Dyer  con Tullio Solenghi e Massimo Dapporto.

“Quei Due – Staircase il sottoscala” è uno spettacolo prodotto da Star Dust Show Productions per la regia di Roberto Valerio.

Massimo Dapporto e Tullio Solenghi, per la prima volta in scena insieme, danno corpo ad una splendida commedia sull’amore. Un amore che dura per tutta una vita. Un amore fatto di attenzioni, di cure reciproche, di affetto; e naturalmente di continui litigi, ripicche, dispetti e plateali scenate. Un vero amore. Protagonisti due uomini di mezza età, Charlie e Harry, una coppia di barbieri “intrappolati” da circa trent’anni in una barberia londinese situata in un sottoscala dove hanno condiviso gran parte delle loro irrisolte vite; un sottoscala dagli echi dostoevskiani in cui i protagonisti si torturano reciprocamente senza sosta, incapaci di risparmiarsi l’un l’altro fino allo sfinimento, in una quotidianità paralizzante e asfissiante come l’odore di gas che fuoriesce dalla vecchia caldaia e che appesta l’aria del loro negozio.

Harry e Charlie sono legati indissolubilmente e continuano, malgrado tutto, a prendersi teneramente cura l’uno dell’altro forse perché la solitudine è un abisso troppo oscuro e doloroso in cui sprofondare. Harry è una civetta effeminata e suscettibile che mal sopporta i segni impietosi impressi dal tempo sul suo corpo: incapace di accettare un’improvvisa e irreversibile calvizie, cerca di occultarla con un ridicolo turbante arrotolato intorno al capo. Per compensare un forte istinto materno inappagato e inappagabile, ricopre il compagno di amorevoli e soffocanti attenzioni accolte senza entusiasmo né gratitudine da quest’ultimo che, non si lascia mai sfuggire l’occasione per schernirlo e umiliarlo. D’altro canto Charlie è un pavone consumato dal narcisismo, un attore fallito che millanta di aver goduto di una certa fama nel mondo dello spettacolo, in un passato ormai lontano e che vive nell’anonimato, ormai da decenni, al fianco di Harry. Da giovane è stato sposato, probabilmente per tentare di sottrarsi al senso di inadeguatezza e di imbarazzo procurati da un’omosessualità accettata con fatica e per cui continua a provare vergogna, tanto da non riuscire ancora a confessarsi con la decrepita e disprezzata madre, abbandonata (assecondando un malcelato istinto punitivo) in un’orrenda casa di riposo. Sorte che non disdegnerebbe di riservare anche all’inferma madre di Harry la cui presenza incombe al piano di sopra. Ha inoltre una figlia mai conosciuta che sta per fargli visita…

Su tutta la commedia incombe l’ombra di un processo che Charlie dovrà affrontare per sospetto di omosessualità e per atti osceni in luogo pubblico. Quello di Harry e Charlie è un amore consumato clandestinamente in un oscuro “sottosuolo”, emblema di una felicità sacrificata, di un’esistenza votata alla dissimulazione e alla vergogna, sullo sfondo di una società omofoba, quella dell’Inghilterra degli anni sessanta, che sorveglia e punisce (per dirla con Foucault) gli omosessuali con pene severe.

 Per maggiori informazioni e abbonamenti è possibile rivolgersi al Teatro Comunale in via Federico II di Svevia a Mesagne o telefonare al numero 347 1667707.

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