Municipio di Mesagne, ore 18.30. Il segretario generale e il capo di gabinetto attendono l’arrivo del sindaco, che giunge puntuale al termine di una giornata di incontri con i cittadini. Nel corridoio sono presenti anche alcuni consiglieri e assessori. Pochi istanti e la firma in calce a una lettera segna un passaggio importante: la volontà di rassegnare le dimissioni da primo cittadino per continuare a lavorare con rinnovato impegno per Mesagne e per la provincia di Brindisi. Domani alle 11 incontro con la stampa per parlare con la città.
Le dimissioni del sindaco Toni Matarrelli non rappresentano un addio, ma una scelta di responsabilità e di visione. Dopo aver guidato Mesagne con concretezza e passione per sette anni, Matarrelli non abbandona la sua città: al contrario, rinnova il legame profondo con la comunità e la volontà di continuare a darle prestigio e centralità nel contesto regionale.
Un gesto che non va letto come un distacco, bensì come una decisione strategica: ampliare gli spazi di rappresentanza e rafforzare il ruolo di Mesagne in scenari istituzionali più ampi. Sotto la sua guida la città ha saputo affermarsi come riferimento culturale, sociale ed economico, raccogliendo i frutti di una programmazione lungimirante e di una leadership capace di guardare oltre i confini locali.
Matarrelli resta vicino alla sua comunità, portando con sé l’orgoglio e l’identità di Mesagne in ogni nuovo incarico e prospettiva futura. Le sue dimissioni non sono dunque una perdita, ma un’opportunità: quella di vedere la città proiettata in una dimensione più grande, pronta a consolidare il suo ruolo nella Puglia che cresce.
