«È stata una scelta politica di prospettiva e non limitata alla competizione elettorale»: così Toni Matarrelli ha cristallizzato la sua adesione al Pd e l’accettazione della candidatura a consigliere regionale nelle elezioni in programma il 23 e 24 novembre prossimi. La firma è arrivata mercoledì 22 ottobre a Bari, a sostegno del candidato presidente Antonio Decaro.
In una conferenza stampa nel suo comitato elettorale a Mesagne, lo stesso che aveva ospitato la sua ultima e nettissima affermazione da sindaco, Matarrelli ha spiegato che è giunto il momento di capitalizzare le precedenti esperienze politiche — da parlamentare e consigliere regionale — e quelle amministrative — due volte sindaco di Mesagne e presidente della Provincia di Brindisi — in un percorso che non rappresenta un abbandono, ma al contrario un ulteriore impegno per la crescita di questa terra, rilanciandola in ambito regionale. «Non lascio, ma raddoppio l’impegno per la provincia di Brindisi», ha chiarito in una sala affollata di sostenitori.
Matarrelli ha sottolineato l’importanza della collaborazione per raggiungere risultati concreti, ricordando come la Provincia di Brindisi sia stata una delle poche in Italia in cui tutti i sindaci, a prescindere dalla collocazione politica, abbiano fatto squadra, accettando la sua proposta di mettere da parte le divergenze quando era necessario perseguire un obiettivo comune.
«L’auspicio è che questo territorio, in ambito regionale, possa essere rappresentato e possa avere opportunità concrete», ha spiegato. «Ci poniamo l’obiettivo di far arrivare qui quelle occasioni che troppo spesso sono state lasciate passare o sono finite altrove».
Ha poi evidenziato quanto prezioso e spesso sottovalutato sia questo territorio, in particolare Brindisi, una città che — ha detto — per la sua storia, il suo porto meraviglioso, l’aeroporto e la zona industriale merita di essere rilanciata e di trovare una collocazione adeguata in ambito regionale. Ha inoltre ribadito l’importanza di ogni singolo comune della provincia, elencandoli uno per uno.
Matarrelli si è detto pronto a impegnarsi su tutti i fronti: dalla sanità (su cui non vanno ingannati i cittadini, ai quali va assicurato un servizio adeguato) allo sviluppo economico, dalla reindustrializzazione (con finanziamenti che andranno gestiti oculatamente e senza gli ostacoli della burocrazia) alla redditività dell’agricoltura (con una parentesi sul tributo all’Arneo, che è giusto pagare solo se il servizio viene reso). Si è poi soffermato sulla tutela delle coste, la formazione, la scuola e l’università.
Fondamentale la mobilità: qui Matarrelli si è ancora soffermato sulle potenzialità di Brindisi con il suo porto e con l’aeroporto. Se funziona il sistema dei trasporti e delle infrastrutture, noi siamo maggiormente attrattivi rispetto agli investimenti.
Ancora, la salvaguardia dell’ambiente, con un occhio al sistema di gestione dei rifiuti: non ha più senso che i rifiuti vadano in discarica. Ci sono oggi tecnologie che ci permettono di recuperare risorse.
Per lo sport ha evidenziato la grande vetrina dei Giochi del Mediterraneo, un’occasione da cogliere. E poi ancora il welfare, il lavoro, il benessere animale.
Sul tema della cultura, il candidato consigliere regionale si è soffermato sul fatto che Mesagne è cresciuta notevolmente proprio nel momento in cui ha deciso di investirvi. Grande centralità riveste il tema della legalità.
Il rilancio della Puglia, ha affermato, passa anche attraverso la provincia di Brindisi, così come questa terra potrà beneficiare di un salto di qualità al quale egli si sente nelle condizioni di contribuire in maniera tangibile.
«Percepisco un grande consenso intorno a me», ha sottolineato, «ma tutto questo deve poi necessariamente confluire nel voto, perché è quello che misura la fiducia e fornisce gli strumenti per poter operare al meglio, con pieno titolo».
«La Regione che nei prossimi cinque anni dovrà gestire i fondi dell’FSC — oltre sei miliardi di euro di investimenti — deve saperli utilizzare bene. Se disperdessimo queste risorse, perderemmo un’opportunità storica di sviluppo per la nostra regione e, soprattutto, per la provincia di Brindisi».