Home Cronaca Maxi sequestro di ricci di mare a Mesagne e Santa Sabina

Maxi sequestro di ricci di mare a Mesagne e Santa Sabina

da Redazione
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Continuano senza sosta, i controlli da parte dei militari della Guardia Costiera di Brindisi volti al contrasto della pesca illegale, con particolare attenzione alla pesca ed al commercio illegale del riccio di mare, anche alla luce della Legge Regionale n. 6 del 18 aprile 2023 ‘Misure di salvaguardia per la tutela del riccio di mare”, che vieta nel mare territoriale della Puglia il prelievo, la raccolta, la detenzione, il trasporto, lo sbarco e la commercializzazione degli esemplari di riccio di mare e dei relativi prodotti derivati freschi per tre anni.
Nella mattinata di sabato 8 marzo, in località Torre Santa Sabina del comune di Brindisi, i militari della Guardia Costiera di Brindisi coordinati dal Centro di Controllo di Area della Pesca della Direzione Marittima di Bari (6°C.C.A.P.), hanno individuato un pescatore subacqueo intento alla pesca del riccio di mare. I militari si sono appostati ed hanno osservato l’attività del sub, una volta rientrato, il pescatore abusivo è stato trovato in possesso di circa 500 esemplari del pregiato prodotto ittico. I ricci, freschi ed ancora allo stato vitale, sono stati sottoposti a sequestro ed immediatamente rigettati in mare, inoltre sono state sequestrate le due bombole di ossigeno da 10 kg e l’erogatore utilizzato dal pescatore di frodo. Al trasgressore è stata comminata una sanzione amministrativa pari a 2.000,00 euro.
Nella mattinata di domenica 9 marzo, i militari hanno attenzionato i locali commerciali che vendono prodotto ittico. Proprio durante un controllo effettuato presso una nota pescheria del Comune di Mesagne, sono stati individuati circa 500 esemplari di riccio di mare provenienti presumibilmente dalla pesca di frodo, in quanto privi di tracciabilità. A questo punto, si è proceduto al sequestro del prodotto ittico. Per il titolare dell’esercizio è scattata la contestazione del discendente illecito amministrativo, che prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa fino ad un importo massimo di € 4.500.
Il Comandante C.V.(CP) Luigi Amitrano, assicura che in questi giorni, in tutto il Compartimento Marittimo di giurisdizione, continueranno gli accertamenti al fine di verificare il rispetto, non solo della normativa in materia di cattura dei ricci di mare, ma delle leggi che tutelano l’intera filiera ittica ed il consumatore finale.

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