Mesagne Bene Comune accoglie positivamente la posizione espressa dal sindaco in merito al progetto TAP con l’auspicio che il Consiglio Comunale la recepisca formalmente attraverso una delibera dalla quale si evinca la ferma opposizione al progetto.
Mesagne Bene Comune da tempo è in contatto con il comitato no tap, insieme al quale ha organizzato un’iniziativa pubblica di informazione in occasione della presentazione della graphic novel “L’Alleato Zero” a cura di ReCommon. L’impegno di MBC in sostegno alla lotta è proseguito con la partecipazione al presidio e attività di informazione.
Oggi c’è una sentenza del TAR che, sbloccando l’espianto degli ulivi, riapre di fatto il cantiere dei lavori e rende urgente e necessaria una risposta popolare diffusa, che coinvolga singoli, associazione e soggetti istituzionali contrari a questa ennesima grande opera, dannosa, inutile e imposta.
Mesagne sarà investita dal progetto TAP rappresentando l’approdo finale del mega tunnel che qui si congiungerà con la rete nazionale Snam, 55 chilometri di devastazione ambientale tale da implicare l’espianto di diecimila ulivi.
Vogliamo raccogliere le sensibilità che a Mesagne ci sono o si vorranno esprimere invitando alla partecipazione e alla creazione di un comitato cittadino no tap, renderemo pubblico ogni appuntamento che ci vedrà presenti affianco al comitato in presidio permanente, convinti che la solidarietà vada tradotta in azioni concrete e nella presenza fisica nei luoghi di lotta.
Invitiamo dunque il sindaco a portare il tricolore con orgoglio nei luoghi fisici della protesta, assieme agli altri sindaci che si oppongono alla tap e accanto ai cittadini, come a suo tempo è stato fatto durante l’opposizione al rigassificatore.
Comunichiamo alla città la nostra partecipazione al presidio a Melendugno nella giornata di Mercoledì 26 aprile, invitando chiunque voglia partecipare a seguirci sulla nostra pagina Facebook.
1 commento
La politica del no a tutto è poco seria e anche ipocrita. Nessuno fece presidi contro l’invasione di pannelli fotovoltaici nelle nostre campagne, anche lì sono stati estirpati uliveti e vigneti. Forse perché si pensa che il fotovoltaico è energia pulita? Il gasdotto può dare una svolta all’inquinamento, sostituendo il carbone, il vero male del nostro territorio tra Brindisi e Taranto.
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