Lo spogliatoio era ormai vuoto, le casacche piegate e gli scarponi riposti. Al loro posto, sulle panche, la dirigenza del Mesagne Calcio ha lasciato una lettera firmata dal direttore generale Angelo Perrone. Un gesto semplice ma dal forte significato: “Lasciamo gli spogliatoi puliti come li abbiamo trovati”, recita il messaggio. Un invito al rispetto degli avversari e delle persone, che vuole diventare marchio distintivo della società gialloblù.
Dopo le difficoltà e i provvedimenti che avevano segnato la fine della scorsa stagione, l’atmosfera oggi sembra diversa. C’è il desiderio di scrivere una nuova storia, dentro e fuori dal campo, con un gruppo guidato da mister Funaro che punta a rendersi protagonista in ogni sfida.
Perrone ha ribadito il senso di questa scelta con parole nette: “L’etica e la morale non sono concetti astratti, si dimostrano nei comportamenti quotidiani. Il rispetto è la base di ogni rapporto sportivo e umano: per le strutture che ci ospitano, per i tifosi, per gli avversari e per chiunque viva il calcio. È la partita più difficile e importante, quella che si gioca ogni giorno, 24 ore su 24. Ovunque andremo, porteremo con noi un passaporto speciale: quello del rispetto”.
Un messaggio che va oltre il campo, trasformandosi in un patrimonio da condividere con la comunità sportiva e con chi crede che il calcio sia soprattutto cultura del rispetto.