Nella scorsa settimana, personale della Polizia di Stato di Brindisi ha eseguito due ordinanze di custodia cautelare personale per reati di maltrattamenti in famiglia e atti persecutori. In particolare, in seguito ad attività d’indagine coordinate dalla Procura della Repubblica di Brindisi e delegate agli Ufficiali di P.G. del Commissariato di P.S. Mesagne, il G.I.P. del Tribunale di Brindisi ha emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per maltrattamenti in famiglia e un’ordinanza della misura cautelare degli arresti domiciliari per atti persecutori.
Nella prima vicenda una donna, nonostante i provvedimenti amministrativi e giudiziari già adottati nei confronti dell’ex marito, avrebbe continuato a subire “pressioni psicologiche” perpetrate dallo stesso con continui pedinamenti, sul posto di lavoro e nei luoghi da lei abitualmente frequentati, e con messaggi manoscritti lasciati sul parabrezza della vettura della donna.
La seconda vicenda ha riguardato una donna straniera che sarebbe stata “vessata” dal compagno, il quale, animato da una ossessiva gelosia, avrebbe obbligato la stessa a rispondere continuamente alle sue chiamate probabilmente con lo scopo di conoscere solo dove si trovasse.
In vicende come questa è di fondamentale importanza la tempestiva e piena collaborazione delle vittime, motivo per cui è quanto mai necessario che chi si dovesse trovare in analoghe situazioni provveda a denunciare immediatamente i fatti.