Lunedì scorso, dall’Opificio Sociale di Mesagne sono partiti un pulmino e un’automobile carichi dei beni raccolti in circa dieci giorni di raccolta. A guidarli c’erano le persone che nelle scorse settimane hanno provveduto a riceverli, selezionarli per generi e sistemarli in scatoloni rinforzati. Sono asciugamani e coperte, prodotti per l’igiene personale, stivali e scarpe per bambini e adulti, giacche calde e primaverili, biancheria intima nuova e vestiti per tutte le età, zaini e borse da viaggio, biberon. Il materiale è stato trasportato presso lo Sprar di Martina Franca, associazione Salam Ong, ed è già in viaggio verso Idomeni, il piccolo paese al confine tra Grecia e Macedonia dove da settimane i migranti vivono in condizioni di precarietà estrema, in campi e tende in cui restano stipate circa dodicimila persone. Di queste, circa quattromila sono minori, tutti sono in attesa che l’Europa decida del loro destino. La risposta dei mesagnesi, sin dalle prime ore dell’appello lanciato, non si è fatta attendere. Tanta solidarietà ha sorpreso in modo positivo i volontari che in questi giorni si sono resi disponibili negli orari di raccolta presso l’immobile di via Giuseppe Trono. La generosità di tanti mesagnesi ha incoraggiato anche i giovani operatori del centro di Martina Franca che da anni sono impegnati nel campo della cooperazione internazionale.