Alle 4 del mattino del 29 novembre, la pattuglia di volante in servizio di controllo del territorio, nell’ambito dell’attività di prevenzione e contrasto dei reati in genere, in particolare quelli contro il patrimonio che maggiormente si intensificano nel periodo che precede le festività natalizie, intercettava, nei pressi della rotatoria posta al confine del centro abitato di Mesagne, in direzione Latiano, un’Audi A4 SW che attirava l’attenzione per il suo carico pesante a bordo. Gli operatori lampeggiavano all’autista del mezzo facendogli cenno di fermarsi. Lo stesso, al contrario, aumentava la velocità, dirigendosi verso la Strada Statale 7 Brindisi-Taranto. Ne seguiva un inseguimento con sirena accesa, ma l’uomo non desisteva dal suo ormai evidente proposito di eludere il controllo delle forze dell’ordine.
L’inseguito usciva dallo svincolo di San Vito Scalo, proseguiva per una strada sterrata che costeggia la linea ferroviaria e poi la zona industriale per continuare la sua marcia per diversi chilometri, senza consentire all’auto di servizio di accostarlo per i suoi movimenti a zig-zag, pericolosissimi per se stesso e per gli operatori di polizia.
La corsa “impazzita” dell’autista dell’Audi A4 si concludeva nelle campagne di ulivi, la cui terra, fresca delle pioggie, faceva impantanare le due auto. L’uomo scendeva repentinamente dall’auto e si dava alla fuga appiedato. La pattuglia, però, lo riconosceva e lo inseguiva chiamandolo ripetutamente fino a perderlo di vista. All’interno dell’auto era stato collocato un telo ove era stato posto qualche quintale di olive certamente provento di furto. Durante la fuga, l’uomo perdeva il suo portafoglio con i documenti all’interno. Lo stesso, tuttavia, si rendeva irreperibile fino al giorno seguente, allorquando si presentava spontaneamente in questi uffici con il suo avvocato e nulla riferiva circa la provenienza del carico di olive. Lo stesso, pertanto, veniva deferito in stato di libertà all’A.G. per i reati di ricettazione e di resistenza a pubblico ufficiale, l’auto sequestrata, le olive distrutte dopo qualche giorno data la loro deperibilità e non avendo ricevuto denunce di furto. L’uomo, di Mesagne, L.P. di anni 42, è già noto a questi uffici per precedenti specifici.