Giorni di festa ancora più intensi per quanti hanno deciso che il “Natale con i tuoi” si coniughi con i grandi dell’arte italiana: anzi in alcuni giorni sarà festa due volte. Intanto, la grande mostra “G 7 – Sette secoli di arte italiana”, curata dal prof. Pierluigi Carofano ed allestita nel castello di Mesagne (Brindisi), non riducendo gli orari di apertura in questi giorni di festa ed accogliendo visitatori entusiasti anche a Natale e a Santo Stefano, ha confermato le prenotazioni pervenute e osserverà i consueti orari di apertura, restando chiusa al pubblico solo nelle ore antimeridiane di lunedì.
Nel clima di festa del Natale, si è rivelato particolarmente apprezzato il percorso proposto e nelle accoglienti sale del castello, magari seduti comodamente sui divani, il pubblico ha ancor più apprezzato i sommi artisti italiani, da Raffaello a Guido Reni, da Lorenzo Lotto a quelli che hanno dato vita alla Bottega di Leonardo, da Giuseppe De Nittis a Cesare Fracanzano, da Antonio Canova ad Alberto Burri.
Ma in questo scorcio di fine anno, particolare attenzione sarà dedicata dalle guide alla figura di Giovanni Boldini, del quale ricorre – proprio il 31 dicembre – il 182° anniversario della nascita, avvenuta a Ferrara nel 1842.
Di Boldini è presente in mostra il Ritratto dell’infanta Eulalia di Spagna, dipinto che dicono realizzato nel 1898 e proviene dal Museo Giovanni Boldini di Ferrara. È «il pittore delle donne», ha sostenuto in un’intervista il prof. Pierluigi Carofano, curatore della mostra «G7: sette secoli di arte italiana» e come contraddirlo?
Di certo c’è che con ogni probabilità a Parigi, il 56enne pittore alla moda ritrasse una 34enne principessa e lo fece appunto alla sua maniera. «Una estrosa abilità scenica e quasi da truccatore anima la “maniera” più nota di Boldini e rende inconfondibili i suoi ritratti femminili – ha osservato Maltese –: le labbra delle dame si serrano a cuore, le narici si dilatano, le sopracciglia si inarcano nerissime, gli occhi si fanno scintillanti e insolenti e veli, nastri, fiocchi, piume e rasi si accumulano e si espandono violentemente, quasi irosamente tutt’intorno, contrastando con l’avorio lucente di una spalla o di un braccio nudo». Rileggere riga per riga queste osservazioni critiche e guardare il quadro esposto a Mesagne è davvero utile esercizio: le labbra che si serrano a cuore, le narici e le sopracciglia… E poi «l’avorio lucente di una spalla o di un braccio nudo». Ci si convince che Maltese osservava il nostro quadro… E invece no: descriveva il Ritratto di M.lle Lanthelme realizzato nel 1907 e conservato nella Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma. Nove anni prima, dunque, la maniera di Boldini era già consolidata e il quadro esposto a Mesagne ne è la conferma.
Anche in questa settimana restano confermati gli orari della mostra che – chiusa al pubblico il lunedì mattina – sarà aperta tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 13 e dalle ore 16 alle ore 20 (info 3270112818 o segreteria@pugliawalkingart. com).
Mesagne, 28 dicembre 2024.