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Mesagne pronta ad accogliere i profughi dall’Ucraina

Oggi in arrivo alcune famiglie dai luoghi di guerra

da Cosimo Saracino
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Oggi arriveranno a Mesagne le prime famiglie di profughi ucraini. È la Prefettura di Brindisi a pianificare le misure di accoglienza nel nostro territorio. A Mesagne già diverse famiglie si sono rese disponibili a dare riparo a persone provenienti dal territorio di guerra in Ucraina. Ieri pomeriggio, giovedì 3 marzo, si è svolto in videoconferenza un incontro promosso dalla Prefettura, in vista della pianificazione delle misure di accoglienza che si rendano necessarie a seguito dell’arrivo di profughi dall’Ucraina, al fine di condividere informazioni e linee di azione che possano consentire di indirizzare al meglio sul territorio  risorse ed attività messe in campo da cittadini ed istituzioni.

Nel corso dell’incontro –  al quale hanno preso parte i sindaci e commissari dei comuni  della provincia, la Questura, l’Asl, Croce Rossa Italiana Puglia, l’arcivescovo di Brindisi-Ostuni ed il presidente della Caritas  Diocesana, il Centro di soccorso dell’Ordine di Malta – sono state esaminate le disposizioni introdotte con il decreto legge n.16 dello scorso 28 febbraio e sono state condivise le modalità con le quali l’accoglienza potrà essere realizzata sul territorio.

E’ emerso, in particolare, che in tutta la provincia la popolazione sta dando prova, attraverso numerose iniziative, di grande slancio solidaristico nei confronti delle sofferenze del popolo ucraino e che sono molti i cittadini che stanno offrendo la disponibilità ad accogliere ed ospitare eventuali nuclei familiari.

Sulla scorta delle informazioni fornite dai comuni e in considerazione delle circostanziate indicazioni degli Enti che stanno curando e coordinando, a livello internazionale e nazionale, gli aiuti alla popolazione ucraina, è tuttavia emersa l’esigenza di indirizzare la solidarietà delle comunità locali verso forme di aiuto che possano corrispondere, in maniera appropriata e diretta, alle effettive esigenze nei diversi scenari in atto.

Pertanto si è convenuto che, per il momento, in assenza di indicazioni ufficiali al riguardo, siano da preferire i canali attivati dalle organizzazioni internazionali, ampiamente pubblicizzati, per la raccolta di fondi in favore della popolazione ucraina, nonché la raccolta di farmaci ricompresi nell’apposito elenco pubblicato dal Ministero della Salute, per i quali sono stati individuati i canali di raccolta e di invio dove ve ne sia la necessità.

E’ stata quindi condivisa l’opportunità, nella fase attuale, di ricorrere alla raccolta di beni e di generi vari, alimentari e non, solo per contribuire, ove ve ne sia l’esigenza e con il coordinamento dei comuni, all’accoglienza dei cittadini ucraini che siano eventualmente già giunti sul nostro territorio o che possano arrivare nelle prossime settimane.

Si è inoltre concordato che i Comuni provvederanno a raccogliere le eventuali disponibilità di accoglienza che provengano da privati cittadini e a comunicarle alla Prefettura e sono state condivise le procedure da attivare per assicurare una adeguata accoglienza ai profughi, sotto ogni profilo.

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