Si sono conclusi gli interventi per migliorare la fruibilità e il decoro urbano dell’area di vicolo San Lorenzo e più precisamente lo spazio che a Mesagne ospita l’omonimo Tempietto. L’iniziativadà seguito ai lavori di scavo del 2021, eseguiti per il rifacimento della rete idrica, che avevano riportato alla luce importanti tracce del passato millenario di Mesagne. Questa mattina, il sindaco Antonio Matarrelli, il consigliere regionale Mauro Vizzino, gli assessori, i consiglieri, consulenti e tecnici comunali hanno presentato alla città i risultati dell’opera di riqualificazione, insieme ai parroci, ai rappresentanti delle forze dell’ordine e di diverse associazioni.
Il progetto, coordinato dall’architetto Marta Caliolo, responsabile dell’ufficio Patrimonio, è stato realizzato grazie al sostegno di Acquedotto Pugliese, da sempre attento al patrimonio archeologico dei borghi pugliesi, e alla collaborazione con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Lecce, Brindisi e Taranto. A testimonianza dei ritrovamenti, sono stati installati pannelli descrittivi in prossimità del caratteristico monumento a tre navate: alla luce delle recenti indagini archeologiche, contribuiscono a ricostruire la storia dell’edificio sacro dedicato al diacono martire, rivelandone dettagli inediti. I lavori di scavo avevano riportato alla luce in particolare le fondazioni di un muro esterno alla chiesa, probabilmente realizzato dopo la costruzione del luogo di culto (risalente a un periodo tra il VI e il IX secolo d.C.), e i resti di un cimitero medievale pluristratificato. I reperti sono stati conservati, come previsto dalla normativa, all’interno del MATER – Museo Archeologico del Territorio “Ugo Granafei”, nel Castello comunale.
Originariamente situata fuori dalle mura cittadine, la chiesetta si trova vicino al percorso della Via Appia Antica, un dettaglio che ne conferma la funzione strategica per i viaggiatori e per la comunità locale. Mimmo Stella, consulente comunale per la valorizzazione e la tutela delle aree archeologiche, ha sottolineato: «Si tratta di un’enclave del progetto ministeriale “Il Cammino dell’Appia Antica”, che passa anche da qui per dirigersi verso Brindisi». L’ampliamento della pavimentazione e l’installazione di panchine e fioriere hanno conferito a quest’angolo urbano un aspetto senz’altro più accogliente per tutti, cittadini, fedeli e visitatori. «L’avvio della riqualificazione urbana di quest’area – ha spiegato il sindaco Antonio Matarrelli – si inserisce in un percorso più ampio di rigenerazione di tutti i quartieri periferici della città. Un passo alla volta, stiamo presentando i frutti di un lungo lavoro di programmazione che comincia a essere visibile. Ogni volta che lo facciamo, chiediamo anche ai nostri concittadini di collaborare e di essere al nostro fianco affinché queste aree possano essere custodite e valorizzate».
La cerimonia inaugurale si è conclusa con la benedizione di don Dino Scalera, parroco della Chiesa della Santissima Annunziatadi Mesagne, che si sta adoperando per celebrare regolarmente la messa nel Tempietto. Da oggi, l’antico monumento si inserisce in uno spazio recuperato e riconsegnato alla comunità per una più piena fruizione culturale e sociale.