Ieri, il sindaco di Mesagne, Toni Matarrelli, ha preso parte a una significativa cerimonia svoltasi ad Albano Laziale, dove è stato sottoscritto un Patto di Amicizia tra le città di Mesagne, Albano Laziale, Assisi, Monreale, La Valletta (Malta) e Homburg (Germania). L’iniziativa si inserisce nel quadro del progetto culturale “Con l’arte in cammino verso la mèta”, che mira a promuovere scambi e collaborazioni su scala internazionale attraverso la cultura, la memoria e il dialogo tra popoli.
Il Patto costituisce un atto formale che prefigura una continuità nei rapporti tra le comunità coinvolte, accomunate da valori e obiettivi condivisi. Al centro dell’accordo c’è l’intento di rafforzare la cooperazione in ambito culturale e turistico, riconoscendo la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale come elemento fondamentale di identità e sviluppo per ogni territorio.
Tra gli obiettivi principali:
Ampliare la collaborazione culturale e turistica tra le città firmatarie; Promuovere una cultura della pace, della solidarietà e della cooperazione tra comunità, fondata su principi di libertà, uguaglianza e reciproco scambio; Collegare la memoria storica alle sfide del presente, attraverso percorsi formativi condivisi; Coinvolgere attivamente le scuole in progetti didattici e formativi comuni; Realizzare iniziative sociali e partecipative per rafforzare i legami tra le città; Favorire lo scambio interculturale, per una maggiore comprensione e consapevolezza delle culture locali e internazionali; Promuovere i prodotti tipici e le tradizioni dei territori, anche in un’ottica di crescita economica condivisa.
Il Patto di Amicizia firmato ad Albano Laziale rappresenta una nuova opportunità per Mesagne di aprirsi al mondo, valorizzando la propria identità attraverso la collaborazione e il confronto con realtà italiane ed europee.
“La cultura è il ponte che unisce i popoli – ha dichiarato il sindaco Matarrelli – e questo Patto di Amicizia è un’occasione concreta per far crescere la nostra comunità in dialogo con il mondo, senza mai dimenticare le nostre radici”.
