Tra le conferme per la prossima stagione, una delle più attese e delle più importanti è senza dubbio quella di Alessandra Iacca. La giovane centrale brindisina, reduce da un campionato di ottimo livello alla prima da titolare in B2, era stata contattata da formazioni di categoria superiore già al termine della passata stagione, ma ha deciso di proseguire a Mesagne il suo percorso di crescita, denotando attaccamento alla maglia e fiducia nel progetto.
Alessandra è alla terza stagione consecutiva nelle fila della Mesagne Volley e fa parte delle reduci della promozione, segno tangibile di continuità e dell’ottimo lavoro svolto dallo staff tecnico mesagnese.
– Anche tu, come Valeria Cristofaro, sei al terzo anno ed hai visto nascere questo progetto. Quanto lo senti tuo?
Per me è un enorme piacere restare per il terzo anno consecutivo a Mesagne, perché ormai considero la società Mesagne Volley come una seconda famiglia. Credo fortemente in questo progetto perché le fondamenta su cui si erige sono l’ambizione, la correttezza e la passione. Il nostro valore aggiunto è proprio l’unione di persone fortemente preparate (nessuno escluso: a partire dal presidente fino ad arrivare ai dirigenti ed ai collaboratori). Non vedo l’ora di iniziare questa avventura, ancora una volta, a “casa”.
– Raccontaci il tuo percorso di crescita in questi ultimi anni.
L’obiettivo che mi ha spinto tre anni fa a Mesagne è stato la crescita individuale. Credo di esser cresciuta molto sia tecnicamente che mentalmente e questo lo devo soprattutto al mister che pazientemente e caparbiamente mi segue. È un privilegio essere seguita da un allenatore che riesce a trarre il meglio da ogni sua atleta. Tuttavia, c’è ancora tanto su cui lavorare: il mio percorso è in salita.
– Quale promessa senti di poter fare ai tifosi?
I nostri tifosi sono uno dei nostri punti di forza. Giocare in casa davanti ad un pubblico del genere è una fortuna: riescono a darci la giusta carica. Conto sul nostro pubblico affinché il palazzetto diventi una vera e propria Arena. La promessa che sento di poter fare è l’impegno nel cercare di ripeterci e, perché no, superarci.
MAURO POCI