Nell’ultima del girone di andata il Mesagne Volley, che domenica osserverà il suo turno di riposo, sbriga la pratica Minervino in soli 47 minuti di gioco. Troppa la differenza tecnica in campo tra la capolista e le giovani leccesi, mai in partita e schiacciate dalla grinta della formazione mesagnese che affronta l’incontro con la solita grinta a dispetto della classifica.
Turn over iniziale per Mr. Giunta che schiera Abbracciavento in regia, Manisi opposta, Carriero e Pindinello centrali, Scialacomo e Valente al lato, Buccini libero. In panchina Forleo, Demilito, Mazzotta, Pagliara e Longo. Minervino risponde con Stefanelli, Bello, Merà, Santo, Mavilia, Brunori e Merola libero, agli ordini di Mr. Piccinno.
L’incontro prende subito la piega che ci si attendeva alla vigilia, con il Mesagne che scava già nei primissimi punti un gap che risulta impossibile da colmare per le ragazze leccesi. Rotazione totale del roster durante il set per coach Giunta, che non impedisce una rapida chiusura del parziale sul 25-6.
Tecnicamente il discorso non cambia di molto nei due set successivi che si chiudono rispettivamente 25-9 e 25-5. Cambiano di volta in volta le interpreti del successo e tutte le giovanissime accumulano un importante minutaggio che arricchirà il loro bagaglio di esperienza nella categoria.
Vittoria netta, come suggerita dai parziali, resa ancora più bella e significativa perché ottenuta con il determinante apporto delle ragazze del vivaio, protagoniste indiscusse della giornata.
“Siamo contenti della prestazione”, esordisce coach Giunta, “perché, al di là del risultato, tutte le nostre giovanissime hanno giocato una partita di impegno e buona cifra tecnica. E’ il giusto premio per il lavoro che compiono regolarmente in palestra”.
A.S.D. Mesagne Volley: Abbracciavento 7, Manisi 11, Forleo 3, Demilito 5, Mazzotta 4, Carriero 10, Valente 8, Pindinello 2, Scialacomo 3, Pagliara 1, Longo, Buccini L1. All. Giunta.
B&B DonnaAntonietta Minervino: Stefanelli 2, Bello 1, Merà 1, Santo, Mavilia, Brunori, Merola L1. All. Piccinno.
Mauro Poci