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Mettiamo il lampioncino davanti alle nostre case come segno di speranza

da Cosimo Saracino
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“Mettiamo il lampioncino davanti alle nostre case come segno di speranza e di devozione alla Madonna”. È questa la proposta dei sacerdoti di Mesagne presentata ufficialmente questa sera, durante la recita del Santo Rosario davanti all’immagine miracolosa della Madonna del Carmine, dall’Arciprete don Gianluca Carriero. L’iniziativa rivolta a tutti i fedeli mesagnesi arriva in un giorno speciale per la comunità cristiana che proprio il 30 aprile ricorda la stessa data del 1651 quando la Madonna del Monte Carmelo fu eletta patrona e protettrice della città. Negli anni scorsi il 30 aprile era la data in cui il Comitato feste patronali riprendeva le attività in vista della grande festa che si svolge a luglio. In questo periodo di emergenza sanitaria a causa del coronavirus, i parroci della nostra città insieme ai Padri Carmelitani, nel mese dedicato alla Madonna, chiedono ai mesagnesi di esporre il tradizionale lampioncino davanti alla propria abitazione “come se dovessimo accogliere la Madonna che quest’anno non potrà girare per le case”. Forte è il legame tra i mesagnesi e la Vergine del Monte Carmelo, un rapporto costellato da diversi momenti pubblici di affidamento partiti da quella data del 30 aprile del 1651 quando fu il popolo a chiedere alla Chiesa di eleggere la Madonna a Patrona di Mesagne.

Qui di seguito vi proponiamo il testo delle conclusioni capitolari per la proclamazione della protettrice la cui copia fotostatica della trascrizione di mons. Epicoco del 1951 si trova nell’archivio capitolare:

“COPIA DELLA CONCLUSIONE CAPITOLARE RIGUARDANTE L’ACCETTAZIONE DI MARIA SS.ma DEL CARMELO PER PROTETTRICE DEL COMUNE” (Trascrizione di mons. Antonio EPICOCO, 1951)

 

Die 30 mensis aprilis 1651, Messapie, Brundus. Diocesis.

Congregato Capitulo et Clero Collegiatae Eccl. Messapiae ad sonum campanae intus Eccl. am Venerabilis Ospitis ob collapsam majorem Eccl. am, loco, et more solito de licentia Rev. Vicari Foranei, intervenientibus in eo subscriptis Dignitatibus, Canonicis et Presbiteris, scilicet, Rev. Cantore, Rev. Thesaurario, Rev. Archidiacono, can. Caesare Saraceno, can. Joanne Panaro, can. Federico Scaglione, can. Francisco Mauro, can. Ottavio Crisumma, can. Hiacinto Dellomonaco, can. Francesco Marseglia, can. Donat’Antonio De Michele, can. Hieronimo  Gandese, can. Carolo Parabita, can. Joanne Russo, D. Vittorio Rinaldo, D. Donato Zullo, D. Joanne Vincentio Passaro, D. Francisco Verardo, D. Francisco Oliva, D. Angelo Lezze, D. Ionne Thoma Martucci, D. Francisco Capodiecio, D. Ioanne Profilo, D. Ioanne Pacciolla, D. Antonio Crisumma juniore, D. Dominico Cavallo, D. Leonardo Pasimeni, D. Leonardo Lezze, D. Francisco Monte,  D. Francisco Lupo et D. Jacobo d’Elia di Rini.

 

Fu proposto dal Rev. D. Francesco Verardi cantore et economo et procuratore del Rev. Capitolo, come in virtù del Decreto et Bolla di Papa Urbano di felice memoria l’Università di questa terra di Mesagne, precedente convenuta in pubblico di Reggimento hanno pigliato ed accettato ad Avvocata e Protettrice la gloriosa Vergine S. M. del Carmine acciò a suo tempo se ne celebri et solennizzi la festa in conformità di quello che s’ordina nei suddetti decreti Pontifici: e stante questo essendo anco fatto istanza a questo Rev. Capitolo acciò dichiarasse se li piace, e confirmasse e dasse il suo consenso a quanto da detta Università si era conchiuso.

Fu da tutti pari voto, e nemine discrepante, determinato che se ne contentano, confirmano e danno il loro assenso a quanto da detta Università era stato concluso ricevendovi per Avvocata e Protettrice Principale  e Particolare la Beatissima Verg. del Carmine, e che si celebri la festa con quella solennità et apparati che ha conclusa la detta Università.

Abbs. Franciscus Verardi Cantore et Economus Gen.lis Capituli et Cleri

  1. Vincentius Passarus Cancellarius

Extracta haec praesens copia a suo originalis libro Conclusionum Rev.di Capituli et Cleri Colleg. Messapiae Brund.nae Diocesis sistens in eius Archivio, et facta conclusione concordat meliori modo et in fidem ego D. Joannes Vincentius Passarus Cancellarius ipsius Rev. Capituli, hic ne subscriptis requisitibus.

 

F.to etiam D. Joannes Vincentius Passarus

Cancellarius Capitularius

 

 

Così annotava mons. Epicoco:

“è riportato questo documento dall’Archivio del Capitolo.

La copia fu redatta dal Rev. Can. Co Vincenzo Passaro cancell. del Capit. e fu confermata in modo però indecifrabile dal Rev. Can. D. Cesare Saraceno.”

(La surriferita copia è stata riportata conforme da quella esistente nell’Archivio Capitolare da Mons. Antonio Epicoco – 1951 – allorquando furono celebrate le Feste Centenarie della Vergine del Carmelo)”

(Mons. ANTONIO EPICOCO, Raccolta di memorie patrie , 1951)

 

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