Lo scorso 13 Luglio si è svolto a Messina il congresso “Diabete, sport e tecnologia: un tuffo nell’innovazione”, organizzato dall’Associazione Medici Diabetologi, con il patrocinio dalla Federazione delle Società Diabetologiche Italiane (FeSDI). All’evento scientifico è seguito quello sportivo che ha visto, ieri 14 Luglio, assoluti protagonisti una ventina di nuotatori suddivisi fra 11 persone con diabete, 5 medici diabetologi e 6 “amici” della diabetologia che si sono cimentati nell’attraversamento a nuoto dello Stretto di Messina.
La presenza di Monica Priore come madrina dell’evento ha aggiunto un tocco speciale alla sfida non competitiva. Monica ha nuotato con straordinaria determinazione attraverso lo Stretto di Messina, stabilendo un nuovo record personale, senza tralasciare la solidarietà che l’ha vista ferma per diversi minuti poco dopo la partenza nel tentativo di tranquillizzare e incitare una nuotatrice che si era lasciata sopraffare dalle emozioni del momento. Partendo dalla Spiaggia di Torre Faro, Priore ha completato i 3,5 chilometri in 1 ora e 2 minuti, dimostrando ancora una volta la sua forza e il suo spirito indomito.
La traversata fra Scilla e Cariddi, leggendarie figure mitologiche associate allo Stretto di Messina, ha reso l’impresa di Priore e di tutti i partecipanti ancora più epica e simbolica. Come Colapesce, l’eroe leggendario che affrontò le stesse acque, Monica con gli altri ragazzi con diabete ed i medici diabetologi, hanno nuotato attraverso questi mari, dimostrando che anche con il diabete si possono raggiungere risultati straordinari.
“Per me è stato emozionante tornare a nuotare in queste acque a 17 anni di distanza dalla prima traversata che ha segnato la mia storia personale, questa volta ero lì con uno spirito ed una maturità diversi” – ha dichiarato Priore.
“Avrei dovuto fare solo la partenza a causa di un infortunio che mi ha tenuta fuori dall’acqua per oltre 2 mesi, ma non sono riuscita a resistere nel percorrere tutto lo Stretto. Nel 2007 ero da sola in quelle acque, con delle condizioni meteo marine avverse, erano gli anni in cui si pensava che una persona con diabete T1 non avrebbe mai potuto compiere un‘impresa del genere. Ieri ero circondata da 11 ragazzi con diabete tipo 1 e medici diabetologi che hanno voluto dimostrare quanto la determinazione e la corretta gestione della patologia possa fare la differenza, il loro entusiasmo, nonostante le ovvie preoccupazioni di attraversare quel tratto di mare, mi rende orgogliosa di loro. In loro ho rivisto la me stessa di molti anni fa. Ringrazio l’Associazione Medici Diabetologi (AMD) per avermi voluta lì ieri, è stato un onore poter accompagnare medici e pazienti in questa avventura.” – conclude Priore.
L’evento sportivo ha voluto sottolineare l’importanza dell’attività fisica per la gestione del diabete e l’importanza di superare le sfide con determinazione e spirito di squadra.