Dopo il furto degli ori nella Basilica del Carmine è intervenuto l’Arcivescovo Giovanni Intini che ha definito la vicenda “una offesa alla devozione dei mesagnesi”. Il presule era stato invitato a presiedere la celebrazione per la festa di Santa Maria in Betlem e all’inizio della messa si è espresso sul furto sacrilego. Mons. Intini si è così espresso: “In questo caso non si tratta di un furto in una banca. È un furto che tocca anche la devozione e la vita di tanti Mesagnesi. Quegli ori donati alla Madonna, chiaramente non arricchiscono la Madonna perché non ha bisogno, ma sono il segno di storie, di sofferenze, di gioie, di dolore e anche di grazie ricevute, per questi motivi il gesto è un’offesa non tanto alla Madonna ma alla devozione di tanti di noi”. Rivolgendosi alle forze dell’ordine che stanno indagando sul furto, ha sottolineato: “Vogliamo auspicare che si faccia luce, si faccia chiarezza e si riesca a capire come è avvenuto e chi ha fatto questo gesto per aiutare tutti a fare una riflessione sul rispetto che ci deve essere su alcune cose della nostra vita”.
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