«Il pane spezzato è più saporito del panettone». Parola della Caritas Vicariale di Mesagne che per la prima volta lancia una proposta davvero speciale a tutti gli abitanti della Città: aprire le porte di casa a Natale, o a Capodanno, o all’Epifania – o in un qualsiasi altro giorno delle prossime festività natalizie – per condividere il pranzo o la cena con persone sole, in difficoltà o lontano dalla propria famiglia, o con coloro che non possono permettersi un vero pranzo di Natale.
Partecipare è semplice. Per segnalare la propria disponibilità è sufficiente contattare il proprio Parroco o il Centro di Ascolto della Caritas in Via M. Materdona (c/o Chiesa del Crocifisso) entro domenica 17 dicembre. Saranno poi gli operatori della Caritas Vicariale a informare di questa possibilità le persone che usufruiscono dei servizi di assistenza e accoglienza della Caritas, a mettere in contatto famiglie e invitati.
Con questa iniziativa non si dà solo una risposta ad un bisogno di cibo ma, anzitutto, di accoglienza e incontro.
Anche nella nostra Mesagne la povertà materiale spesso si intreccia alla povertà relazionale, la fatica di arrivare a fine mese con la deriva della solitudine che si fa emarginazione. Questa iniziativa potrà generare un nuovo stile di vita cristiana. Si è soliti pensare a poveri come fossero una categoria sociologica. Li si invita, li si incontra, si condivide con loro il pasto e il tempo della festa nello spazio della vita familiare, e si scopre come dietro la “barriera” di una categoria astratta c’è una persona, un volto, un nome, una storia. Una ferita nascosta. Una speranza di riscatto.
La fame di misericordia e la sete di giustizia, l’accoglienza, il riconoscimento della propria dignità, non si sono estinte. Non resta che aprire la porta di casa e integrare nella dimensione della quotidianità le opere di misericordia e la loro profezia di un mondo diverso. d. Pietro De Punzio