Mercoledì 16 maggio la città di Mesagne si doterà di un nuovo centro per la raccolta dei rifiuti differenziati. La notizia ha subito fatto il giro della città poiché i mesagnesi oramai da anni sono stati abituati a conferire presso la piattaforma di via Murri e adesso devono cambiare location. Il nuovo Ecocentro di via Marangio ha una serie di novità positive e sconta anche qualche scelta che potrebbe creare notevoli disservizi ai cittadini. Tra le cose positive c’è sicuramente la scelta di aprire la mattina il nuovo Ecocentro. La struttura saràdisponibile dal lunedì al sabato dalle 8.00 alle 11.45 e dalle 14.00 alle 17.45. La domenica dalle 9.00 alle 11.45 e dalle 14.00 alle 16.45. Inoltre, gli amministratori hanno pensato di limitare gli ingressi ai soli cittadini residenti. E qui ci sarebbe uno dei primi dubbi: e chi è solo domiciliato a Mesagne? Perché, ad esempio, un ospite di lungo periodo di una delle centinaia di piccole strutture ricettive aperte a Mesagne non può portare i rifiuti differenziati nell’Ecocentro?
Infine, vogliamo porre l’attenzione sul divieto assoluto di conferire nell’Ecocentro materiale organico e rifiuti indifferenziati. Questa scelta crediamo sia una limitazione inaccettabile per i mesagnesi che pagano il servizio di raccolta profumatamente. Fino ad oggi umido e indifferenziato potevano essere conferiti nella piattaforma di via Murri, dal 16 maggio i mesagnesi non potranno più portarli nell’Ecocentro, tanto meno in via Murri perché chiuderà completamente i battenti. Una scelta che a nostro avviso salvaguarda gli interessi di chi stando affianco alla struttura di via Marangio giustamente reclama la formazione di emissioni odorigine. Ma il resto della popolazione perché deve subire questo disservizio? Si può trovare una soluzione alternativa? Domande che giriamo volentieri all’assessore all’ecologia e ambiente Omar Ture.