Home Dal Territorio Nell’Uliveto della memoria di Martano anche un albero per Melissa Bassi

Nell’Uliveto della memoria di Martano anche un albero per Melissa Bassi

da Cosimo Saracino
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Un albero di ulivo per ogni donna vittima di femminicidio e violenza domestica. Sarà inaugurato domani venerdì 10 marzo a Martano l’«Uliveto della Memoria», per ricordare tutte le donne uccise dalla mano dell’uomo. Promosso dalle associazioni Astrea, Casa di Noemi e Olivami, in collaborazione con l’Unione Sportiva Lecce, l’uliveto rappresenterà il simbolo della memoria viva, che non dimentica le vittime e dimostra vicinanza al dolore e alla ricerca di giustizia delle famiglie. Ogni albero dell’uliveto, destinato a diventare un giardino didattico per scuole e cittadini, sarà dedicato ad ogni vittima di femminicidio o violenza domestica e sarà dotato di un Qr code, che rimanderà alla storia di ciascuna vittima, affinché la conoscenza della loro tragedia possa accrescere nei giovani la consapevolezza che l’amore non è mai violento.

All’inaugurazione – oltre alle varie autorità e rappresentanti – parteciperanno pure gli studenti di 10 scuole del territorio, che scandiranno i nomi delle vittime affinché la memoria diventi impegno quotidiano: da Noemi Durini, la sedicenne di Specchia uccisa dal fidanzato che diceva di amarla, a Melissa Bassi, la quindicenne di Mesagne uccisa nell’attentato alla Morvillo-Falcone di Brindisi; da Graziella Mansi, la bimba di 8 anni di Andria bruciata viva da cinque ragazzi del posto, a Donatella Miccoli, la trentanovenne di Novoli uccisa dal marito e padre dei suoi due figli. E poi, ancora, Giada e Alessio (uccisi dal padre a Mesenzasa, Varese), Federica De Luca e il figlio Andrea (uccisi a Taranto dal marito della donna e padre del piccolo), Teresa Russo (uccisa dal marito a Trepuzzi), Raffaella Presta (uccisa dal marito a San Donaci), Sonia Maggio (uccisa a Minervino dall’ex fidanzato), Fiorenza De Luca (uccisa dal compagno a Grottaglie), Sonia Marra (scomparsa da Perugia e mai più ritrovata), Lauretta (uccisa a 10 anni dal padre in provincia di Catania), Giordana di Stefano, Fabiana Luzzi (bruciata viva a 16 anni), Desireè Mariottini (violentata e uccisa dal branco a Roma), Jennifer Sterlecchini, Teresa Di Tondo (uccisa dal marito a Trani) ed anche il piccolo Stefano, di 3 anni, ucciso dal padre. 

«Il giardino che abbiamo realizzato a Martano sarà un luogo di speranza per le famiglie delle vittime e di comprensione per quanti lo visiteranno – dichiara la presidente dell’associazione Astrea, Valentina Presicce – venerdì saranno presenti genitori e familiari delle vittime che, con coraggio, hanno trasformato il loro dolore in forza per aiutare le nuove generazioni a comprendere che l’amore non è mai sopraffazione».

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