Al momento sembrerebbe una delle ipotesi più accreditate negli ambienti della maggioranza. Dopo le dimissioni per “questioni personali” dell’arch. Palma Librato si è riaperta la discussione su che cosa fare dell’attuale giunta Molfetta. Il toto-assessori questa volta sembra essere solo un esercizio giornalistico privo di fondamento. I giudizi espressi fuori dai microfoni di importanti esponenti politici di governo sull’attuale giunta non sono certamente lusinghieri. Sono molti quelli che avrebbero chiesto uno stravolgimento della compagine amministrativa con un cambio radicale in tutti i settori salvaguardando solo gli equilibri delle forze politiche. Una ipotesi che potrebbe scatenare l’appetito in più di qualche consigliere di maggioranza che da tempo preme per un posto al sole.
D’altro canto c’è chi invece, molto più diplomaticamente, non intende modificare nulla dell’attuale assetto almeno fino a Marzo quando si svolgeranno le elezioni politiche. Modificare in questo momento la giunta vorrebbe dire rimodularla garantendo la quota rosa e in giro – purtroppo – non ci sono molte donne disponibili ad un incarico di governo. ultima possibilità potrebbe essere quella di innestare all’attuale giunta solo un assessore, ma anche questa opzione risulterebbe molto complicato: chi accetterebbe un incarico solo per qualche mese?
Per questo e per altre valutazioni forse la scelta di lasciare tutto così come è oggi sembra essere la più accreditata. Lo stesso primo cittadino non la esclude. Molfetta è pronto ad impegnarsi ancora di più nel governo della città. Per la verità il lavoro non gli ha mai fatto paura e quando c’era da studiare (vedi il bilancio) ha trascorso giornate intere per capire e per dare prospettiva al settore. Un aiuto in più nel risolvere le questioni aperte non lo disdegnerebbe: “Non posso essere solo io a decidere in questo momento, ma lo dobbiamo fare tutti insieme come abbiamo fatto fino ad ora”, ci dice al termine di una giornata trascorsa a primo piano di Palazzo dei Celestini e mentre sta inforcando la sua bicicletta.
Quindi a lui l’interim per i Lavori Pubblici e l’urbanistica? Può darsi, come pure potrebbe risolvere l’impasse assegnando qualche altra delega ai consiglieri. Certo è che fino a Marzo si potrebbe anche vivere di rendita considerando l’agenda di cose da fare lasciate dalla Librato. Vedremo cosa accadrà nei prossimi giorni. Anche perchè la situazione di Mesagne è anche vincolata alle vicende politiche nazionali che in queste ore stanno per definirsi in vista delle elezioni di Marzo. Poi dopo Dio vede e provvede… Cosimo Saracino