Home Dal Territorio “Per non dimenticare”, Venerdì 27 Gennaio alla “Di Vittorio” Giornata della Memoria

“Per non dimenticare”, Venerdì 27 Gennaio alla “Di Vittorio” Giornata della Memoria

da Cosimo Saracino
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invito_21x10_27gennaioNuovo appuntamento culturale con l’Associazione “Giuseppe Di Vittorio”. Venerdì 27 gennaio alle ore 18.30, nella sede di via Castello 20, in occasione della Giornata della Memoria tornano “I CANTACUNTI”.

Per non dimenticare: “Voci della Memoria” Shoah, canti e brani per ricordare, tratti anche da “Il Silenzio dei Vivi” di Elisa Springer e realizzati da Gianni Vico con i Cantacunti.

 Le voci della memoria

loc_A3_27 gennaio“Mai più”, ripetiamo a noi stessi quando ripercorriamo con la mente i tristi momenti della Shoah, consapevoli che quell’abominio è stato un evento unico ma non irripetibile.

Non dobbiamo però trasformare in un vuoto slogan, in un banale augurio per i posteri, quello che è e dovrà per sempre essere, l’ordine imperativo che l’Umanità deve impartire a se stessa.

”Mai più”, è il comando a essere vigili nella Memoria per rammentare che tutto ciò che avvenne fu il frutto, lentamente maturato, di un’ insana pianta le cui radici, purtroppo, non sono mai state estirpate.

Non dobbiamo avere timore di ricordare, anzi, la Memoria di ciò che è stato, deve renderci consapevoli che l’intolleranza, l’odio, la xenofobia, non hanno abiti propri e sanno camuffare il proprio aspetto rubando i panni anche ai nostri atteggiamenti quotidiani.

La Memoria ci insegna che nulla è ineluttabile e che tutto può essere evitato, perciò noi dobbiamo custodirla ed impedire che essa sia umiliata da chi la nega, arrecando offesa alla storia, così come la Shoah  arrecò offesa all’uomo e a Dio.

La testimonianza dei sopravvissuti è Memoria da tramandare, da preservare dall’oblio e dal silenzio …  dal silenzio soprattutto, l’indifferente e colpevole silenzio che uccide ancora i morti e schiaccia i vivi.

Costruire una cultura della Memoria, significa sconfiggere quel silenzio, significa individuare ogni possibile metodo e strumento di comunicazione che impedisca lo spegnersi delle voci di coloro che, sul braccio e nell’anima hanno portato tatuato il codice identificativo delle barbarie.

La musica, il canto, le immagini, sono potenti mezzi di comunicazione, sono strumenti che possono e devono tramandare le voci della Memoria. Sono, oggi come ieri, gli strumenti del mestiere dei Cantastorie.

Cantastoriare la Shoah, raccogliere le voci della Memoria dagli scritti e dalle vite di coloro che, con coraggio e dolore, hanno voluto testimoniare, è un modo diverso ma, l’unioco conosciuto dal Cantastorie, di dichiarare il proprio impegno … di gridare “Mai più!!!”.

Le voci della Memoria de “I CANTACUNTI”

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