Purtroppo non sapremo mai come sono morti i cani nel Santuario della Misericordia. Le indagini autoptiche condotte dalla ASL non hanno dato nessuna risposta certa ai dubbi e alle ipotesi avanzate nell’immediato dagli attivisti delle associazioni animaliste e da tanti cittadini che hanno seguito le cronache giornalistiche. “Le ricerche effettuate su alcune sostanze tossiche molto diffuse in agricoltura hanno dato esito negativo”. Sono queste le parole del dott. Maurizio Marra, il veterinario che ha seguito da vicino l’autopsia sui quattro cani trovati morti alla fine dello scorso mese di maggio. “Purtroppo – afferma il dott. Marra – la limitatezza delle indagini sta nel non indagare sulla presenza di sostanze tossiche di ultima generazione che non rientrano nelle tabelle generali seguite dalla Z.S. Puglia”. Quindi, dubbi su dubbi senza avere, purtroppo, una certezza sulla morte di quelle quattro creature che vivevano nel giardino del santuario. L’esame autoptico con le indagini tossicologiche non verificano se i cani abbiano ingerito, ad esempio, liquido del radiatore per le auto che è una sostanza chimica mortale. Certo è, però, che i prodotti utilizzati nei topicidi – che sono tra quelle sostanze tossiche ricercate in questo tipo di esame autoptico – sono stati esclusi dai risultati dei test. Allora come sono morti i cani? “Non si può escludere l’avvelenamento e nemmeno l’infezione da patogeni”, conclude il veterinario. Probabilmente un esame più specifico poteva essere richiesto dal Comune di Mesagne al centro antiveleni di Genova dove vengono effettuati degli screening completi e in quel caso si sarebbe potuto individuare la molecola responsabile della morte di queste creature.
