La questione dei rimborsi della TARI, per quei cittadini che hanno erroneamente pagato più volte la quota variabile, sia per l’utenza domestica che per le pertinenze alla stessa collegate, negli anni che vanno dal 2014 al 2017, non è affatto risolta, anzi ad ascoltare le dichiarazioni rilasciate dal Sindaco nell’ultimo consiglio comunale (28 Marzo 2018), non si intravedrebbe una soluzione nel breve periodo.
Insomma, l’amministrazione comunale continua ad assumere, sul tema, un atteggiamento irriguardoso nei confronti dei contribuenti mesagnesi. Occorre evidenziare, infatti, che fin da quando è stata pubblicata la circolare n° 1 del 20/11/2017 del Ministero dell’Economia e Finanze, dove è stato chiarito “che il calcolo della parte variabile della TARI per le utenze domestiche, va computato una sola volta in relazione alla superficie totale e non anche alle pertinenze”, nessuna comunicazione/informazione ufficiale è stata fornita ai cittadini da parte degli uffici preposti. Altri comuni, fra questi il vicino San Vito dei Normanni, se pur rappresentando la complessità della questione, hanno messo a disposizione anche i moduli per presentare Istanza di rimborso.
Le diverse sollecitazioni pervenute da più parti, affinché si affrontasse con serietà e determinazione l’annosa questione, purtroppo sono cadute nel vuoto. Noi riteniamo che l’amministrazione comunale ha il dovere di dare delle risposte certe ai cittadini. Per tali motivi abbiamo ritenuto opportuno proporre una interrogazione ufficiale al Sindaco, sottolineando, nella premessa, che in questi cinque mesi sono intervenuti diversi chiarimenti, sia da parte del MEF che dal Dipartimento delle Finanze, che non lascerebbero alcun dubbio sull’obbligo, da parte dei comuni, di rimborsare i cittadini coinvolti. In particolare, nel febbraio scorso, proprio il dipartimento delle entrare ha indicato, come strada più idonea per procedere ai rimborsi in parola, quella di ricorrere al bilancio generale del Comune. (fondi provenienti ad es. da elusione/evasione fiscale).
Si riportano sinteticamente le domande rivolte al Sindaco: 1)se è stata fatta una stima in merito alle somme da restituire ai contribuenti per gli anni dal 2014 al 2017; 2)Quante sono le istanze di rimborso ammissibili pervenute dal 21.11.2017 ad oggi al Comune di Mesagne e il loro valore economico; 3) Se, sulla questione, vi sono elementi nuovi rispetto a quanto dichiarato nell’ultimo consiglio comunale; 4) Se, al fine di dissipare qualsiasi dubbio circa la possibilità di restituire le somme ai contribuenti attraverso la fiscalità generale(unica strada, a nostro avviso percorribile), è stato posto un quesito alla Corte dei Conti; 5) Se ritiene doveroso e giusto, vista l’indubbia interpretazione della norma riguardo al calcolo della quota variabile delle utenze domestiche, impegnare l’amministrazione comunale a rimborsare, in tempi certi, i contribuenti coinvolti dell’errore di calcolo della TARI.
Il Coordinatore di ProgettiAmo Mesagne
Antonio Calabrese