I familiari del mesagnese Carlo Giannini hanno diffuso in Inghilterra un nuovo appello ai residenti di Sheffield per chiedere nuove informazioni per risolvere l’omicidio del giovane pizzaiolo. Le informazioni “potrebbero aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”, scrivono i parenti.
Oggi (sabato 12 novembre), sono sei mesi che Carlo Giannini è stato trovato morto nel Manor Fields Park alle 5 di giovedì 12 maggio. L’autopsia stabilì che Giannini fu ucciso con una coltellata.
Sei mesi di indagini sulle reti a circuito chiuso, appelli di testimoni e raccolta di prove da parte dei poliziotti inglesi che devono ancora identificare cosa è successo quella mattina e come Carlo abbia ricevuto quella ferita da taglio.
Gli investigatori accertarono che il 34enne entrò nel parco alle 01.08 di quella mattina, ma i suoi movimenti fino alla morte sono tuttora sconosciuti. E sei mesi dopo la sua famiglia ha fatto un nuovo appello dall’Italia per aiutare a trovare risposte.
I parenti hanno sottolineato: “Carlo ha una famiglia a cui è stato spezzato il cuore e ha lasciato un pezzo di loro scomparso. Carlo era un uomo pieno di vita e con tanta passione per il suo lavoro. Amava la sua famiglia, amava la vita, amava i suoi amici. Credeva e si fidava di persone che gli dimostravano amore e voleva cambiare la sua vita con il suo lavoro. Carlo merita di riposare in pace e, insieme alla giustizia, questo è il minimo che possiamo dargli dopo che gli è stata tolta la vita. Perché nessuno ha il diritto di uccidere. ”
L’agente investigativo capo, l’ispettore capo Becky Hodgman, ha dichiarato: “È ancora assolutamente fondamentale costruire un quadro chiaro dell’attività nel parco e nei dintorni della mattina del 12 maggio. Qualcuno là fuori sa qualcosa che aiuterà la famiglia Giannini ad avere delle risposte. Questa è la tua occasione per farsi avanti e aiutarli. ”
Finora due persone sono state arrestate in relazione alla morte di Giannini, entrambe per sospetto omicidio. Un ragazzo di 17 anni che non affronterà ulteriori azioni e un 18enne che rimane su cauzione. E la famiglia Giannini ha aggiunto: “Se qualcuno ha visto qualcosa nella notte tra l’11 e il 12 maggio 2022 è pregato di rivolgersi alla polizia per aiutare a dare un po’ di dignità a Carlo”.