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Oltre l’emergenza: la cultura volano di sviluppo per Brindisi

da Redazione
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Stiamo assistendo negli ultimi mesi ad una serie di vertenze di grande importanza che minacciano concretamente il lavoro, quindi la possibilità di sostentamento economico e la dignità, per centinaia di famiglie del nostro territorio. Importanti realtà industriali, Aziende partecipate da Enti Locali, lavoratori della Sanità e molti altri fronti sono seguiti in maniera costante dal nostro Sindacato con le sue diverse articolazioni e categorie avendo sempre come stella polare la tutela del lavoro, il lavoro giusto e sicuro e lo sviluppo del territorio.

Su nessun fronte occorre abbassare la guardia: Brindisi ha già pagato per decenni le conseguenze di una programmazione inesistente ed è urgente promuovere in questa città una vera Transizione d’epoca ed a saper utilizzare con efficacia le opportunità del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR). Per farlo servono idee chiare e la capacità di saper guardare oltre le emergenze contingenti proprio nel momento nelle quali esse richiedono maggiore impegno ed attenzione.

In questo senso la UIL di Brindisi crede nella forza che gli investimenti umani e strutturali nel settore della Cultura possono portare al futuro prossimo e venturo di questa città. Brindisi può e deve scommettere di più sulla Cultura, su una offerta accademica, scolastica, sociale e del Terzo Settore degna di un territorio strategico per l’Italia e l’Europa come il Brindisino. 

Il progetto Brindisi Città Universitaria è forse la sintesi più efficace e concreta per le conseguenze che porterebbe in termini di Diritto allo studio, sviluppo sociale e culturale ma anche di concreto e fattivo contributo economico sulla città. Solo sul piano meramente economico la ristrutturazione di importanti immobili cittadini da destinare a foresterie, residenze per studenti, servizi didattici ed altri connessi costituirebbe una importante e non banale linfa per il settore edile. Vi è poi l’indotto negli alloggi privati da destinare a studenti, docenti e personale che da sempre caratterizza le città con significative presenze universitarie. Ed ancora: lo stimolo alla creazione di nuove attività commerciali, ricreative e sportive legate al sistema accademico. Vi è poi un piano più immateriale ma non meno significativo per lo sviluppo del territorio: gli eventi e le iniziative che l’Università porta con sé quale stimolo e crescita di consapevolezza nella cittadinanza tutta, anche questi con propria economia ed indotto. Accanto all’Università vi è il mondo della nuova Scuola, dei grandi eventi e l’intero panorama dell’economia culturale.

Immaginare Brindisi come Polo Universitario non significa competere ma «fare rete» nel Sistema-Salento: se Lecce ha un ruolo storico e consolidato nell’offerta formativa dei Corsi di Laurea, Brindisi potrebbe essere la sede dei Corsi di Alta Specializzazione nelle diverse discipline.

La UIL di Brindisi ha voluto da sempre affiancare alle vertenze e alle varie emergenze sul campo un deciso stimolo ai decisori politici e sociali per una progettualità a lungo termine per questa città. La #BrindisiOltreEmergenze con cui abbiamo stimolato la recente campagna elettorale continua il suo impegno: senza guardare lontano ed immaginare una città ed un territorio diversi da quelli che conosciamo saremo costretti a difendere con le unghie lo status esistente quale unica possibilità di lavoro, sussistenza e dignità. 

Il Sindacato delle persone non crede che la sola – fondamentale – difesa dell’esistente sia l’unica possibilità: guardare alto verso una Brindisi rinnovata in cui la Cultura può e deve giocare un ruolo fondamentale è una missione che sentiamo nostra come e quanto la lotta accanto ad ogni lavoratore di questa terra.

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