Sono stati 650 i residenti della zona di Viale Indipendenza che hanno sottoscritto la lettera per opporsi alla proposta di installazione di una nuova antenna di telefonia mobile da parte di una società nazionale. Un successo che denota la sensibilità della popolazione mesagnese sui temi della salute, evidenziando chiaramente la contrarietà ad una nuova antenna, in aggiunta a quelle pre-esistenti, che potrebbe provocare conseguenze in termini di salute, ma anche di impatto ambientale ed urbanistico, deturpando una zona destinata all’espansione abitativa dei prossimi anni.
Il primo firmatario di questa richiesta è il dottor Alessandro Galiano, senologo radiologo, preoccupato per le ripercussioni rispetto agli effetti di queste antenne sulla salute dei residenti. La lettera è già partita per poi essere consegnata al Sindaco, alla società di telefonia e all’Arpa Puglia. Il Comune, a fianco dei cittadini, nelle scorse settimane, ha “diffidato l’azienda a dare seguito al Piano di Installazione del 2024” poiché “incompatibile con le previsioni di sviluppo urbanistico già attuate” a causa del fatto che “le nuove collocazioni risultano a distanza non conforme a quelle già esistenti e risultano ubicate in area tipizzata dal Piano Regolatore Generale quale zona C”.
Ma l’installazione di un’antenna radio base, nei pressi del supermercato di Viale Indipendenza, nonché il potenziamento degli impianti di radiofrequenza già installati, crea notevoli preoccupazioni per le dirette, immediate e gravi conseguenze sulla salute pubblica derivanti dalla suddetta installazione, soprattutto per i cittadini residenti nelle aree circostanti.
Una preoccupazione rafforzata dal fatto che esistono altre antenne nel raggio di 300 metri dalla nuova installazione. Il dottor Galiano si dice preoccupato per l’effetto cumulativo che potrebbe avere conseguenze nocive sulla salute e sull’ambiente. Infine, i cittadini hanno messo in evidenza come la scelta di questa installazione è fondamentalmente impropria anche per la presenza nelle vicinanze di siti sensibili come una scuola materna e una RSA e di mesagnesi affetti da gravi patologie cliniche incompatibili con gli effetti dannosi prodotti dai campi elettromagnetici