Home Attualità Padre Angelo Muri celebra il 59esimo anniversario di sacerdozio

Padre Angelo Muri celebra il 59esimo anniversario di sacerdozio

da Cosimo Saracino

Riportiamo di seguito l’introduzione del nuovo libretto scritto da Padre Angelo dal titolo: “Saziati della bellezza del pane: Cristo!” – Il 6 luglio è una data che ho sempre voluto ricordare con i fratelli che con me hanno fatto un’esperienza di cammino. Il 6 luglio 1963 fui ordinato sacerdote, giorno di grande fede, di emotività, di coerenza. Avevo detto “si” al Signore, ero un ministro di Dio, inviato ad essere dono per i fratelli. Nei primi anni ho celebrato il 6 luglio con i seminaristi nel collegio “Maria Immacolata”, poi la mia vita fu a servizio di una nascente comunità parrocchiale di Foggia. Il mio “si” a Dio e ai fratelli continuava ad essere gioioso. Nel 1980 l’Arcivescovo Settimio Todisco mi volle alla guida della comunità “S. Antonio di Padova” a Mesagne. Il 6 luglio, quindi, è stato sempre un momento di gioia per ben 35 anni di ministero sacerdotale in mezzo a loro. Oggi il 6 luglio è ancora un momento di comunione con Gesù e tra noi.

Attraverso questi libretti pubblicati in occasione dell’anniversario di sacerdozio mantengo vivo lo spirito di gratitudine al Signore e cerco di offrire ai miei fratelli delle riflessioni sul grande tema della vita. La vita è un dono che va curato, educato, illuminato, modellato, nutrito con la Parola di Dio e con l’Eucarestia. Gesù ha detto: “Colui che mangia me vivrà per me” (Gv 6,57). Ecco, allora, il mio dono di quest’anno: un invito a cercare la bellezza e a nutrirci di Cristo! Il rapporto con Gesù, pane disceso dal cielo, deve diventare un bisogno perché ciò che Gesù si aspetta da noi possa tradursi in risposta personale e testimonianza fratelli. La Chiesa è l’espressione dei figli di Dio che si ritrovano insieme per ascoltarlo e pregarlo. La Parola divina è una chiamata alla conversione perché le nostre esistenze si aprano all’amore, al perdono, all’aiuto fraterno. E poi la comunione con Gesù, nostra salvezza, ci fa uscire dalle nostre solitudini e ci fare esperienza dell’amore che ci unisce a Dio e agli altri.

Gesù non ama rimanere in un freddo tabernacolo ma desidera camminare con noi fra gli uomini, bisognosi di pace, di amore, di rinnovamento. “Prendete, mangiate: questo è il mio corpo” (Mt 26,26).

nella foto di copertina una opera della mesagnese Laura Lupo

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