Affrontare il restauro di una moto d’epoca è sempre una grande scommessa. C’è il tempo da rispettare, i gusti del cliente da condividere e il rispetto delle caratteristiche originali del pezzo d’arte da mantenere a tutti i costi. Lo sanno bene Paolo e Gabriele Rubino, padre e figlio, che da anni ricercano pezzi di ricambio originali, studiano manuali antichi e si confrontano con clienti sempre più esigenti. Il loro laboratorio di restauro si intreccia con l’attività di officina di motoveicoli di papa Paolo che si trova su via San Pancrazio. Da questo angolo alla periferia di Mesagne passano ogni giorno agricoltori che hanno bisogno di una riparazione urgente per il loro Ape car o contadini rimasti in panne con la motozappa, strumento indispensabile per coltivare le nostre rigogliose terre.
Ogni tanto, però, arriva qualche appassionato di moto d’epoca che ha in casa o ha trovato nei mercatini un vecchio catorcio da rimettere in sesto. Solo Paolo e Gabriele sanno come fare. Leggono, studiano, spulciano il web e poi si mettono all’opera. L’ultimo lavoro che è uscito da questa officina è davvero un miracolo dell’artigianato. Si tratta di una Moto Guzzi Galletto 192 cc del 1950. Proprietario è Emanuele Passaro (al centro nella foto) che adesso si dice orgoglioso di avere un pezzo d’arte così bello. “Il Galletto – si legge su internet – nacque dal progetto del fondatore della casa Carlo Guzzi, che decise di combinare i vantaggi di una moto a ruote alte con quelli di uno scooter, eliminando gli inconvenienti di entrambi. Il mezzo forniva infatti protezione al guidatore, facilità di utilizzo, disponibilità di una ruota di scorta tipici di uno scooter uniti alle prestazioni, al comfort e alla tenuta di strada di una motocicletta”. Adesso il Galletto è pronto per la guida, Emanuele Passaro può scorrazzare felice per le strade di Mesagne mostrando questo gioiello della storia della Moto Guzzi.