Mesagne. 7 dicembre, vigilia dell’immacolata. Via Bainsizza, ore 17. Il telefono squilla a casa di nonna Nerina. Il primo ad arrivare è papà Claudio che vive in quell’appartamento a piano terra della Parrocchia Mater Domini insieme alle figlie gemelle Roberta e Valentina. Dall’altro capo risponde una voce pacata che dice: “Pronto? Sono Papa Francesco”. Claudio rimane basito, in silenzio e pensa subito di essere vittima di uno scherzo, anche se la voce sembrava proprio quella del Pontefice. Riattacca. Dopo una manciata di secondi si risente il trillo dell’apparecchio fisso montato in cucina. Claudio questa volta si fa paonazzo e senza proferire parola, passa la cornetta a nonna Nerina con cui il Santo Padre chiede di parlare. Inizia così una conversazione che lascerà un vortice di emozioni a Nerina, 90 anni, nonna del missionario mesagnese Padre Renato Maizza che presta il suo servizio in Argentina, nella diocesi di Merlo Moreno. “Santità, io sto bene e lei come sta?”, incalza Nerina che non rivelerebbe mai al Santo Padre dei suoi problemi di salute. Papa Francesco, però, sa che questa donna – forte e coraggiosa anche dopo la morte della figlia mamma delle gemelle – sta attraversando negli ultimi tempi momenti difficili. Glielo ha raccontato padre Renato in una lettera commovente in cui il missionario ricorda l’ultima telefonata che ha avuto con sua nonna. “La scorsa settimana – scrive Padre Renato a Francesco – mentre giocava l’Argentina mi ha chiamato mia nonna e mi ha detto: “Sto guardando la partita e tifo per l’Argentina, ma ti chiedo un favore: vieni presto che parto”. Si riferiva al fatto che sente che è arrivato il suo momento, ma ha aggiunto: “Non me ne vado finché non vieni”. Santità mi si è spezzato il cuore”. Padre Renato non torna a Mesagne da oltre tre anni. L’inflazione Argentina e le lungaggini burocratiche per il rinnovo del passaporto stanno ritardando questo momento. Per questo ha richiesto al Santo Padre di chiamare la nonna, così da farle sentire la vicinanza della Chiesa. E Francesco lo ha accontentato. La chiacchierata telefonica alla vigilia dell’Immacolata si è conclusa nel giro di pochi minuti; nonna Nerina è rimasta per tutto il tempo in piedi a pochi passi da lei Claudio e le nipoti, al di là del Tevere il Pontefice che ha chiesto una preghiera speciale per la sua salute. Per nonna Nerina anche quest’anno sarà ancora un Natale senza Padre Renato, ma con il conforto delle parole del Pontefice che hanno portato nella sua vita tante emozioni.
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