Dopo la segnalazione arrivata nella nostra redazione sulla situazione dei Parcheggi Rosa in città, è giunta la risposta dell’assessore alla Polizia Locale Avv. Maria Teresa Saracino. Ecco di seguito il testo integrale: “Sig.ra Roberta Radeglia, mi preme chiedere scusa per coloro i quali non solo non rispettano il parcheggio rosa ma anche per chi non rispetta il parcheggio per i disabili, che con dati alla mano posso dirvi che rappresentano il 30% delle multe avvenute nei mesi estivi! Mi attiverò per sollecitare i controlli, che vi posso garantire avvengono ma forse ahimè non sono abbastanza!
Vorrei chiedere scusa alla Sig.ra Radeglia anche per la risposta poco chiara ricevuta dal vigile in questione perché sicuramente non avrà compreso bene l’oggetto della richiesta ! Sicuramente il parcheggio rosa è un parcheggio riservato esattamente alla pari di quello per disabili e pertanto deve essere garantito, ma in effetti si basa sul senso civico dell’automobilista perché in italia l’articolo 137, comma 5, del Regolamento di esecuzione del Codice della Strada, indica i colori previsti per la segnaletica orizzontale per la delimitazione degli stalli di sosta: bianco, giallo, azzurro e giallo alternato con il nero, mentre la norma europea EN 1436, sempre per la segnaletica orizzontale, fa riferimento al bianco e al giallo. In ambito nazionale,l’articolo 7, comma 1, lettera d), stabilisce che i Comuni possono riservare limitati spazi alla sosta dei veicoli degli organi di Polizia stradale, dei Vigili del fuoco, dei servizi di soccorso, nonché di quelli adibiti al servizio di persone con limitata o impedita capacità motoria, munite del contrassegno speciale, o a servizi di linea per lo stazionamento ai capolinea. Non sono previste ulteriori categorie di utenti a cui riservare gli stalli di sosta. Al riguardo, il ministero degli Affari esteri e della cooperazione internazionale segnala che la direttiva 2004/113/CE sulla parità di trattamento tra uomini e donne, pur disponendo la parità di accesso a beni e servizi, non impone agli Stati membri di adottare disposizioni in materia di parcheggi riservati a donne incinte o con bambini piccoli!
Per quel che concerne le strisce blu, invece, approfitto per chiarire che l’aumento delle strisce blu avviene per esplicita richiesta dei residenti i quali così facendo si vedono garantito il parcheggio vicino casa, soprattutto nelle zone maggiormente trafficate per la presenza di attività commerciali,edicole, sala giochi, bar ecc ecc. Inoltre in base all’articolo 7, comma 8 del Codice della Strada, i Comuni italiani hanno diritto ad istituire le cosiddette ‘zone di parcheggio a pagamento’, chiamate anche ‘zone blu’ e delimitate, appunto, dalle note strisce blu, in determinate aree della città o del paese di riferimento. Il C.d.S., al contempo, è altrettanto chiaro su un punto: l’esercizio del parcheggio a pagamento può però essere istituito unicamente nel caso in cui davanti le strisce blu, o perlomeno nelle vicinanze, vi sia “un’adeguata area” riservata a “parcheggio senza custodia o dispositivi di controllo”. Ergo, strisce bianche e parcheggi liberi da ogni vincolo.
Chiaramente, come succede per ogni normativa, esistono delle eccezioni a quanto sopra riportato: le strisce blu, infatti, possono essere consentite anche in assenza di parcheggi gratuiti dinanzi, o nelle vicinanze, di quelli a pagamento nel caso ci si trovi in presenza di un’area pedonale, di una zona a traffico limitato (ZTL) o, infine, in zone di particolare rilevanza ai sensi urbanistici. Queste, sono preventivamente individuate e delimitate dalla Giunta Comunale e motivate per condizioni ed esigenze particolari di traffico. Grazie
