Una doccia fredda per i tanti sostenitori della proposta di intitolazione del parco al compianto Roberto Potì. La prefettura di Brindisi ha inviato nei giorni scorsi una lettera al primo cittadino di Mesagne Pompeo Molfetta spiegando che le motivazioni alla base della richiesta di intitolare il nuovo parco a Roberto Potì “appaiono insussistenti”.
L’Ufficio di Governo non riconoscerebbe così il risultato del referendum popolare e rimanda al Comune la proposta di intitolazione del parco costruito dove un tempo c’era il campo sportivo.
Nei prossimi giorni gli uffici comunali scriveranno una risposta al Prefetto per chiarire meglio le motivazioni poste alla base della delibera di giunta che riconobbe il risultato della consultazione popolare.
Sembra al momento complicato che la Prefettura possa derogare alla Legge dello Stato che vieterebbe di intitolare strade, piazze, monumenti, lapidi ed “altri ricordi permanenti situati in luogo pubblico o aperto al pubblico” a persone che non siano decedute da almeno dieci anni.
C. S.