“Non possiamo più aspettare”. Sono sul piede di guerra parrucchieri ed estetiste di Mesagne che, come i loro colleghi italiani delle altre regioni, reputano l’apertura del 1 giugno una “data insostenibile”. Nei prossimi giorni incontreranno il sindaco, il consigliere regionale Mauro Vizzino e l’on. Gianluca Aresta per spiegare le loro ragioni e cercare di trovare una soluzione a questo ulteriore ritardo nell’apertura. All’incontro saranno presenti i rappresentati dei parrucchieri per uomo, per donna e quella delle estetiste. Oltre ai mancati ricavi a causa della chiusura e alla concorrenza sleale degli abusivi, nei mesi di marzo, aprile e maggio il lockdown causerà alle imprese di acconciatura e di estetica una perdita economica enorme. Parrucchieri ed estetiste guardano alle esperienze di altri Paesi europei dove i loro settori sono attivi con tutte le norma di sicurezza. “Perché non possiamo fare come in Svizzera o in Germania- replicano al Decreto del Governo -. Ci siamo confrontati ed abbiamo già acquistato tutti insieme dei DPI da utilizzare nella fase di apertura. Siamo pronti a mettere in sicurezza i nostri clienti e noi stessi. Non capiamo questi ritardi nelle aperture e decideremo di conseguenza”. Qualcuno paventa anche una apertura forzata il 4 maggio, solo però se tutti accettano di farlo. Intanto si discute nel gruppo WhatsApp come se fosse un incontro faccia a faccia e tutti sembrano orientati ad andare avanti per evitare il tracollo economico.
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