Da un articolo apparso sul Quotidiano di Puglia in data 14 luglio 2016 apprendiamo dell’enorme soddisfazione degli amministratori locali, in particolar modo dell’Assessore Palma Librato e dell’Assessore Antonio Marotta, nonché del Consigliere Regionale Mauro Vizzino, per aver a loro dire conseguito l’importante risultato della prossima approvazione del Piano di ampliamento del PIP.
Pur sforzandoci non riusciamo a cogliere in cosa sia consistita “l’attività congiunta” degli Assessori e del Consigliere Regionale, dal momento che il Piano di ampliamento del PIP è stato adottato ormai un anno e mezzo fa (Sindaco Franco Scoditti) dal Consiglio Comunale al tempo in carica. Non solo, già nell’Ottobre 2014 (Assessore Rosanna Saracino) era stata inviata alla Regione Puglia l’istanza di valutazione ambientale strategica esiziale ai fini dell’approvazione del piano. Giova ricordare, inoltre, che fosse dipeso dall’attuale Sindaco e dai Consiglieri Comunali di maggioranza, di ieri e di oggi, probabilmente non avremmo ancora traguardato neanche l’adozione, senza la quale oggi non si potrebbe procedere all’approvazione del piano, che rappresenta solo l’atto conclusivo, e quindi finale, del lungo iter amministrativo.
Basta rileggere i verbali della seduta consiliare del 15 gennaio 2015 per rendersi conto di quanto ostruzionismo fu fatto durante tutto il percorso istituzionale che si compose di ben sette Commissioni Consiliari (che oggi sembrano non andare di moda) e un Consiglio Comunale. Fu proprio l’attuale Sindaco, che in quell’occasione parlava da Consigliere Comunale di maggioranza oltre che da candidato alla carica di primo cittadino, a dichiarare quanto segue: “Noi avevamo assunto un impegno politico ufficiale, che era quello di dire, stante la situazione di gravissima sfilacciatura all’interno della maggioranza, noi continueremo a sostenere questa Amministrazione fino alla fine della legislatura, fermo che la Giunta si occupi di ordinaria Amministrazione, per una serie molto semplice di ragioni. Perché non volevamo che, argomenti di rilevanza e di grande importanza, potessero essere oggetto di approssimazione, strumentalità eccetera.” E poi ancora il consigliere Ture, che da Presidente di una delle due Commissioni che aveva seguito i passaggi di approvazione del regolamento, approvato poi in sede di adozione del Piano di ampliamento del PIP, dichiarava: “Non c’è mai troppo poco tempo per la politica. Cioè, bisogna riflettere. Nella politica ci vuole calma, tempo, saggezza. Specialmente su questi temi, non bisogna mai fare le cose in fretta.” In sostanza l’Amministrazione Scoditti era alle battute finali e quel piano non andava adottato, con buona pace di tutte le occasioni di finanziamento che ancora oggi, pur avendo adottato il piano da diverso tempo, non siamo nelle condizioni di cogliere. Dopo più di un anno lasciato trascorrere dall’Amministrazione in carica, viene preso e portato all’approvazione lo stesso piano sottoposto all’adozione dalla Giunta precedente, alla quale va riconosciuto il merito per l’esito positivo della vicenda. Eppure, senza un briciolo di vergogna, tutti si appropriano di questo risultato, sia chi non c’era e anche chi, pur essendoci, avrebbe preferito che il piano non si adottasse. Ma l’attuale Amministrazione non è nuova a questo tipo di comportamenti, ne abbiamo avuto prova sia nel corso dell’inaugurazione del parco nell’area dell’ex campo sportivo, piuttosto che per le opere di messa in sicurezza dal rischio di dissesto idrogeologico (progetto approvato dall’Amministrazione Sconosciuto) a proposito delle quali l’assessore Librato, così come per la prossima approvazione del Piano di ampliamento del PIP, ha dichiarato: “E’ l’opportunità che può qualificare l’intera consiliatura”. Siamo d’accordo sull’asserzione ma bisognerebbe specificare quale consiliatura, certamente non quella in corso che la vede protagonista nel ruolo di super Assessore all’urbanistica e ai lavori pubblici. E a proposito di scelte che possono qualificare un’Amministrazione, in sede di adozione del Piano di ampliamento del PIP l’attuale Sindaco lamentava il fatto di non aver unito la discussione sul punto a quella sullo sviluppo economico della città. Ad un anno dalla sua elezione gli chiediamo cosa ha prodotto lui su questo tema e come mai non ha avvertito l’esigenza, potendolo fare, di convocare un Consiglio Comunale monotematico per discutere dell’argomento.
Partito Democratico – circolo di Mesagne