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Pd-Io ci Credo: ‘Obiettivi meno nobili dietro ai progetti Sprar’

da Cosimo Saracino
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Quali sono gli ‘obiettivi meno nobili’ rispetto all’accoglienza a cui i consiglieri del gruppo ‘Pd-Io ci credo’ fanno riferimento nel comunicato? E la possibile conflittualità nei quartieri è in riferimento solo al progetto Sprar adulti o anche per quello dei minori? L’interrogazione presentata qualche giorno fa dell’opposizione Pd in consiglio comunale apre a queste e ad altre discussioni. Da tempo in città si fanno i nomi dei presunti proprietari delle abitazioni che verranno prese in fitto dalla cooperativa. Sarà questo il vero problema del progetto di accoglienza? Noi crediamo di no!

COMUNICATO STAMPA

Il gruppo consiliare “Pd – Io ci credo” ha depositato nella giornata di ieri un’interrogazione urgente al Sindaco avente ad oggetto il bando di gara SPRAR (Sistema di Protezione Richiedenti Asilo e Rifugiati).

Vista l’entità del finanziamento (oltre 750.000 euro per il biennio 2016/2017) e considerata la complessità del tema in questione, anche in considerazione dell’inserimento nel tessuto sociale dei destinatari il progetto (richiedenti asilo e rifugiati), il gruppo consiliare ha ritenuto di effettuare un accesso a tutti gli atti e, rilevate alcune anomalie, ha ritenuto opportuno presentare un’interrogazione urgente al Sindaco.

Sarebbe doveroso da parte del Sindaco chiarire se è a conoscenza dei motivi per cui la cooperativa assegnataria (“Rinascita” di Copertino), peraltro unica ad aver partecipato alla gara, abbia prima presentato un elenco di cinque immobili da destinare a centri di accoglienza per un totale di 40 posti letto, salvo poi comunicare successivamente una modifica delle strutture di accoglienza, passando dalle cinque originarie ad altre tre, con una conseguente riduzione di tre posti letto. Il tutto si è verificato a gara già conclusa e con una valutazione della commissione giudicatrice che faceva riferimento ai cinque immobili originariamente presentati. Sarebbe inoltre opportuno che il Sindaco precisasse sulla base di quali indicazioni tecniche ha sottoscritto la dichiarazione sostitutiva nella quale si attesta che le strutture destinate ad ospitare i 37 posti letto «sono pienamente e immediatamente fruibili; sono conformi alle vigenti normative comunitarie, nazionali e regionali, anche in materia di accreditamento e/o autorizzazione».

Gli importi a titolo di canone annuo di locazione concordati fra il soggetto attuatore ed i proprietari delle strutture individuate, sono di 1.500,00 € per l’appartamento sito alla Via Federico II Svevo 58; di 1.800,00 € per l’appartamento sito alla C.da Crepacane snc e di 1.600,00 € per l’appartamento sito alla Via Pacinotti 92, mentre il contributo richiesto per «affitto locali» di cui al “piano finanziario preventivo” è di € 60.000,00 € e, pertanto, si è chiesta contezza di tale divario.

Sarebbe altrettanto doveroso chiarire quali sono stati i criteri di scelta degli immobili e se la selezione è stata di esclusiva competenza della cooperativa “Rinascita”, anche alla luce dei cambiamenti, non di poco conto, che sono intervenuti in corso d’opera.

In ogni caso, riteniamo utile, anche per quel che si diceva innanzi, fare una considerazione di carattere politico, tralasciando gli aspetti meramente procedurali e formali. Questa Amministrazione non ha mai affrontato pubblicamente sia a livello istituzionale, né in altre occasioni di confronto con la città, il tema dell’accoglienza. Non ci pare che questo fosse un tema centrale in sede di discussione delle linee programmatiche o che l’Amministrazione abbia mai fissato degli obiettivi per fare di questa città una città dell’accoglienza, prospettiva che ci avrebbe certamente visti convintamente concordi. Oggi si pone il tema dell’integrazione tra le strutture che saranno adibite a centri di accoglienza ed i quartieri nei quali andranno ad insistere con tutte le problematiche che potranno derivarne mancando un percorso di condivisione con la comunità. Di tutto questa città ha bisogno meno che di fenomeni di intolleranza e nuove “conflittualità” nel tessuto urbano. Non vorremmo quindi che questa operazione sia servita a centrare ben altri obiettivi, molto meno importanti e, se ci è consentito, meno nobili dell’accoglienza.
 
Partito Democratico – Circolo Mesagne
Gruppo consiliare PD – Io ci credo
 

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