L’Unità operativa complessa di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Perrino di Brindisi, diretta da Massimo Stomati, si conferma tra le eccellenze regionali nella gestione appropriata del parto cesareo.
Nel Piano Nazionale Esiti (PNE) 2025 di Agenas, relativo alle attività svolte nel 2024, il punto nascita brindisino risulta infatti secondo in Puglia tra tutti i punti nascita per proporzione di parti con taglio cesareo primario, con una percentuale di primi tagli cesarei pari al 17,1% adj, a fronte di una media nazionale intorno al 22% adj.
Si tratta di un dato che colloca l’ospedale Perrino in posizione di eccellenza, ben al di sotto della media italiana e in linea con gli obiettivi di appropriatezza prescrittiva raccomandati dalle principali società scientifiche e dalla normativa nazionale.
L’andamento degli ultimi anni documenta una progressiva e costante riduzione dei tagli cesarei primari, come evidenziato dal grafico Agenas, che mostra il passaggio da valori superiori al 40–50% nel 2015–2018 fino ai livelli attuali, prossimi al 17%. Questo risultato è frutto di un’attenta valutazione clinica caso per caso, una forte integrazione tra ginecologi, ostetriche, anestesisti e neonatologi, la promozione del parto spontaneo in sicurezza, nel rispetto delle condizioni materno-fetali, l’adozione di percorsi basati sulle evidenze scientifiche e in linea con le raccomandazioni ministeriali e regionali.
“Il dato Agenas – sottolinea Stomati – conferma il lavoro portato avanti in questi anni per ridurre i tagli cesarei non necessari, garantendo alle donne un parto il più possibile naturale, ma sempre in condizioni di massima sicurezza. Il merito va condiviso con tutta l’équipe medica e ostetrica e con la direzione strategica della Asl Brindisi, che ha sostenuto i percorsi di miglioramento”.
La direzione generale della Asl esprime soddisfazione per il risultato raggiunto, che testimonia l’elevato livello qualitativo dell’assistenza alla nascita nel presidio ospedaliero provinciale e rappresenta un indicatore importante di appropriatezza clinica, sicurezza e attenzione alla salute delle madri e dei neonati.
