Home Dal Territorio Presidio in piazza Santa Teresa per Gaza – venerdì 26 settembre ore 10

Presidio in piazza Santa Teresa per Gaza – venerdì 26 settembre ore 10

da Redazione
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La CGIL di Brindisi annuncia per venerdì 26 settembre 2025, dalle ore 10 alle ore 12, un presidio in piazza Santa Teresa per denunciare l’ennesimo attacco subito dalla Global Sumud Flotilla in acque internazionali. L’imbarcazione, carica di aiuti umanitari destinati alla popolazione di Gaza, è stata intercettata e bloccata con la forza, mettendo a rischio la vita dei volontari e di alcuni parlamentari italiani presenti a bordo.

Un fatto gravissimo, che viola il diritto internazionale e la libertà di navigazione, oltre a rappresentare un atto di disumanità contro chi, con coraggio, tenta di far arrivare cibo e medicinali a una popolazione stremata da mesi di assedio. Gaza conta ormai decine di migliaia di vittime accertate, più di 70 mila feriti e un milione di sfollati. Fermare persino un carico di aiuti è il segno di un accanimento inaccettabile e di una logica di guerra che calpesta la dignità delle persone.

La CGIL di Brindisi chiede al Governo italiano, per il tramite del Prefetto, di pretendere dal Governo di Israele garanzie sulla libertà e sulla sicurezza dei volontari, e che gli aiuti raccolti grazie a una vasta mobilitazione popolare possano finalmente raggiungere Gaza.

Il presidio di domani si inserisce nello stato di mobilitazione permanente proclamato dalla CGIL, con assemblee nei luoghi di lavoro, incontri nelle Camere del lavoro e manifestazioni pubbliche in tutta Italia per chiedere il cessate il fuoco e il rispetto del diritto internazionale.

«Non possiamo restare in silenzio di fronte all’ennesima violenza contro chi porta aiuti umanitari – dichiara il segretario generale della Cgil Brindisi Massimo Di Cesare -. Brindisi sarà in piazza per chiedere rispetto del diritto internazionale, libertà per i volontari, garanzie per far arrivare cibo e medicine a chi soffre».

La CGIL rivolge un appello a tutte le cittadine e i cittadini, a lavoratrici e lavoratori, pensionate e pensionati, studenti e studentesse, al mondo associativo, agli artisti, agli intellettuali e ai giornalisti. Ma l’invito è rivolto anche alle istituzioni locali: ai sindaci del territorio, chiamati a schierarsi senza esitazioni dalla parte della pace, e alle autorità religiose e civili, perché si uniscano in una voce comune contro la barbarie.

Numerose associazioni hanno già annunciato la loro adesione, segno che cresce la consapevolezza che non si può più restare indifferenti. Brindisi, città di accoglienza e di pace, conferma così la sua tradizione di impegno civile e si unisce al grido universale che da ogni parte del mondo chiede di fermare la guerra e restituire dignità al popolo palestinese.

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