Il Sindaco, dunque, in Consiglio Comunale, ha confermato che vi sarà un abbattimento del 90% della TARI per le famiglie con reddito ISEE (accertato al 2016) fra 0 e 10.000 euro fino alla concorrenza massima della spesa prevista che è di 400.000 euro. L’amministrazione, a nostro avviso, dovrà però fare molta attenzione nel controllare la veridicità delle situazioni di disagio per scongiurare eventuali abusi. Inoltre se l’idea è quella di venire incontro alle famiglie con maggiori difficoltà si dovrebbe ridurre la platea degli aventi diritto includendo nuclei familiari con reddito fino a 6000/8000 euro. il provvedimento, tuttavia, se pur positivo, potrà ristorare però solo pochi contribuenti, tenuto conto che la somma da destinare coprirà appena l’8% dell’intera quota TARI. Trattasi dunque di una misura una tantum, non strutturale che certamente non risolve il problema più ampio dell’eccessivo costo del servizio dei rifiuti.
La questione, infatti, che meriterebbe di essere affrontata con più forza è come poter ridurre la TARI per tutti i cittadini. Non si comprende perché a fronte di percentuali di raccolta differenziata sempre più lusinghieri(intorno al 70%) si continua a pagare sempre di più. Anche quest’anno, causa diversa tassazione delle pertinenze e maggiori spese per conferimento, vi saranno degli aumenti sulle tariffe nell’ordine del 5% per le utenze non domestiche e fra il 10 e il 15% per le utenze domestiche. Non ci si può accontentare solo di pagare l’ecotassa minima! È necessario trovare soluzioni che possano ridurre drasticamente le spese del servizio. Con la realizzazione di impianti di compostaggio o micro-compostaggio nel nostro territorio, ad esempio, si potrebbero ridurre o azzerare le spese di conferimento per l’umido ma anche ottenere dei profitti; ed ancora l’installazione di eco compattatori(magari attingendo a qualche finanziamento) nella nostra città permetterebbe ai cittadini di ottenere un guadagno immediato rinveniente dal conferimento di frazioni come la plastica e/o il vetro.
Intanto sul versante dei rimborsi della TARI, relativamente al calcolo errato sulle pertinenze per gli anni che vanno dal 2014 al 2017, la giunta Molfetta continua a non assumersi le proprie responsabilità. Non solo non ha previsto nel bilancio di previsione alcuna somma da destinare a tali rimborsi ma il Sindaco, ha anche sostenuto, rispondendo in Consiglio Comunale ad alcuni esponenti della minoranza che chiedevano conto dell’annosa questione, che non sa come affrontare il problema perché molto controverso. Probabilmente il Primo Cittadino preferisce esporsi a contenziosi piuttosto che restituire ai cittadini quanto dovuto. Tantissime amministrazioni, invece, stanno già provvedendo, ricorrendo alla fiscalità generale, a rimborsare i contribuenti senza nemmeno aspettare la loro domanda. Riteniamo che non si possono discriminare tanti cittadini mesagnesi, ciò rappresenterebbe una insopportabile ingiustizia!
Il coordinatore di ProgettiAmo Mesagne il referente del Meetup Mesagne 5 stelle
Antonio Calabrese Angelo Josè Pacciolla