Home Primo Piano Pronti a staccare la spina a Molfetta. Il nuovo Sindaco riporti la gente in Comune

Pronti a staccare la spina a Molfetta. Il nuovo Sindaco riporti la gente in Comune

da Cosimo Saracino
1 commento 134 visite

Respira oramai a fatica questa Amministrazione comunale che va verso la fine anticipata della legislatura. Il fiato corto lo si legge anche dai comunicati stampa sempre più diradati nel tempo e con uno sguardo all’ordinario. Come finirà oramai è diventato il segreto di pulcinella. I consiglieri di maggioranza (forse non tutti) apporranno la loro firma in calce ad una lettera di dimissioni guardando negli occhi uno dei notai di Mesagne. Con loro sarà presente, se necessario, qualche consigliere di opposizione che chiede la fine di questa esperienza amministrativa già dal giorno dopo l’insediamento. Ma quanto tempo ancora bisogna attendere? Giorni, ore o settimane? Considerando l’andazzo amministrativo negli ultimi tempi – lento e litigioso su tutto – forse prima si stacca la spina, meglio è per tutti. In questa situazione da separati in casa c’è da rilevare come anche i più fedeli al Sindaco Molfetta oramai danno per certo l’arrivo del Commissario prefettizio (sarà forse la dottoressa Cicoria?) L’incontro di maggioranza messo in calendario per lunedì prossimo probabilmente salterà per evitare di arrivare ad uno scontro diretto tra persone che da qui a qualche tempo dovranno ridiscutere per dare un governo a questa città.

Di fronte a tutto questo groviglio di parole, rimbomba il silenzio di Pompeo Molfetta che avrebbe deciso di non fare dichiarazioni politiche fino al giorno delle dimissioni dei consiglieri comunali: “Sceglierò io il modo e i tempi in cui parlare”, ha risposto a tutti i giornalisti che in questi ultimi giorni lo hanno chiamato. L’impressione è che si sia convinto anche lui che il progetto politico di mettere insieme sotto la sua guida, personale politico proveniente da esperienze ideologiche differenti si sia concluso come se fosse un esperimento di transizione. E dopo? Il bilancio, la pista ciclabile, la zona industriale, i comitati di quartiere tutti argomenti lasciati a metà e che devono far parte dei nuovi programmi elettorali. Ma il più grande fallimento di questa azione amministrativa sta sicuramente nel rapporto con i cittadini. I mesagnesi avevano concesso la loro fiducia al medico-politico che si era lasciato affascinare dal ruolo del Sindaco. Pensavano di poter avere un rapporto franco e costruttivo con una persona sempre a contatto con la gente. Gli avevano dato una mano perchè credevano nel cambiamento. Eppure in questi quattro anni palazzo dei Celestini si è svuotato. Nessuno più ha avuto il coraggio di ritornare a parlare con il Sindaco dopo i primi colloqui. Il carattere rude e le risposte scontate tipo “no nci stannu sordi” hanno lasciato basiti anche i più ottimisti.

Quel corridoio a primo piano dell’ex Convento dei Celestini (nella foto) che un tempo pullulava di gente si è ridotto ad una landa desolata. Una occasione persa di confronto e di crescita umana. Perciò ci permettiamo di suggerire al prossimo Sindaco di avere a mente questo obiettivo: riportare la gente in questo luogo simbolo di Mesagne per avere più ossigeno nell’affrontare i problemi quotidiani che ci saranno in futuro. Cosimo Saracino

Potrebbe piacerti anche

1 commento

Maria De Mauro sabato, 19 Gennaio 2019 - 16:04

È sorprendente la superficialità con cui viene rappresentata la fine dell’esperienza amministrativa del sindaco Pompeo Molfetta in questo articolo. Molto meglio che indagare con lucidità sulle ragioni reali che ne hanno decretato la fine. Attribuire al carattere del sindaco comportamenti e atteggiamenti degni della penna dei fratelli Grimm, è un modo come un altro per spostare altrove i termini della questione.
Ai cittadini attenti, sereni e non obbligati a riempire i corridoi del Palazzo dei Celestini, perché fiduciosi dell’operato delle istituzioni, non è sfuggito nulla di questa storia e della fenomenologia che la caratterizza. È falso affermare che si è interrotto il rapporto tra il sindaco e i suoi concittadini. I concittadini sono i mesagnesi tutti e non solo quelli che lavorano al Comune, i giornalisti locali e quanti sperano che il futuro sarà necessariamente migliore del presente perché qualcuno glielo fa credere.
Certo la vulgata deve essere raccontata così, ma ciò lascia il tempo che trova e non scalfisce minimamente la considerazione e la stima nei confronti del nostro sindaco da parte di quanti riescono ancora a fare delle differenze.

Commenti chiusi.

QuiMesagne – redazione@quimesagne.it
Testata giornalistica Qui Mesagne registrata presso il Tribunale di Brindisi Registro stampa 4/2015 | Editore: KM 707 Smart Srls Società registrata al ROC – Registro Operatori della Comunicazione n. 31905 del 21/08/2018

Amministratore Unico/Direttore Editoriale: Ivano Rolli  – Direttore Responsabile: Cosimo Saracino

Privacy Policy Cookie Policy

Copyright ©2022 | Km 707 Smart Srls | P.I. 02546150745

Realizzato da MIND