Il 14 dicembre 1982 , in una giornata presumibilmente uggiosa come quella di oggi, nello studio del notaio Lavinia Vacca, un gruppo di giovani donne dalle idee molto chiare ha fondato la Cooperativa Sociale Cresciamo Insieme. Una professionista che sigillava la nascita di una impresa tutta di donne. All’epoca la questione dell’imprenditoria femminile era ad uno stato embrionale, infatti solo 10 anni dopo verrà istituita la l. 215 che definisce gli aiuti alle imprese rosa. La Cresciamo Insieme è a Mesagne,la prima Cooperativa sociale che avvia le sue attività in favore dell’ infanzia e della famiglia. Sin da subito, la voglia di imparare e di lavorare, la possibilità di specializzarsi nel proprio settore di studi, l’incontro con la Lega delle Cooperative e Mutue e la consapevolezza che il sogno era davvero grande e importante hanno permesso di fare grandi passi avanti. Sono trascorsi 40 anni, un anniversario dalla cifra importante come grandi sono i numeri che possono raccontare la storia fino a qui scritta :
– 18 il numero dei servizi gestiti fino ad ora, dagli asili nido alle scuole dell’infanzia paritarie, passando per i servizi integrativi quali centri ludici, ludoteche, mense scolastica e sezioni primavera.
– migliaia i bambini accolti propri servizi;
– 26 donne tra socie e dipendenti;
Questi numeri sono importanti, ma rischiano di restare cifre vuote se non ricordassimo tutte le occasioni di crescita che la Cresciamo Insieme ha vissuto. Le riunioni tra cooperative, nella sezione provinciale di LegaCoop, quando la prevalenza delle cooperative era di tipo agricolo, e le sociali era ancora ai loro inizi.
La gestione in forma privata, del primo servizio di Asilo Nido in via Pietro Nenni a Mesagne, con aperture alle prime luci dell’alba per i figli dei braccianti agricoli. L’avvio della gestione dei servizi educativi a committenza pubblica, l’interloquire con le pubbliche amministrazioni e contribuire alla costruzione di politiche sociali attivi per le famiglie. L’aver assistito e contribuito al passaggio della concezione culturale degli asili nido come luoghi di assistenza a luoghi di educazione primaria dopo e a fianco delle famiglie. Fino alle sfide più recenti del restare attivi anche con la smart education, al didattica a distanza, quella che ci ha aiutato a far sentire meno soli i bambini e le famiglie durante la fase più critica della pandemia e sostenuto la continuità dei percorsi educativi avviati. E le conquiste culturali odierne che vendono finalmente l’integrazione dei servizi educativi 0-6 anni come un unico di servizi che si occupano della formazione dei più piccoli sin dai primissimi mesi di vita.
Tantissimi aneddoti, esperienze, eventi, successi e difficoltà, da poter raccontare e tanti ricordi che restano scolpiti in modo indelebile, come il nome della prima famiglia che si è affidata ad un servizio gestito da giovanissime, il cambiamento strutturale che hanno subito gli ambienti in cui abbiamo creato i servizi rendendoli luoghi più adatti ad accogliere tanti bambini e bambine, la parentesi della gestione dei soggiorni climatici estivi per anziani e minori, la gestione delle mense scolastiche mesagnesi in condivisione con le altre cooperative locali. Esperienze di lavoro ma soprattutto esperienze di vita, di relazioni con gli altri, con i territori, le associazioni, il terzo settore tutto.
L’affetto e il riconoscimento di centinaia di mamme e papà, la fiducia riposta in noi anni dopo anno, le liste di attesa, le richieste di ammissione al servizio perché altrimenti mamma non può andare a lavorare, fino ad accorgerti che tra i tuoi genitori di oggi hai mamme e papà che hanno frequentato la Cresciamo Insieme da piccoli. Allora si ti fermi e dici …sono trascorsi 40 anni, anni di continua crescita, anni di condivisione perché l’esperienza cooperativistica non racconta solo un lavoro di gruppo, i modi di raggiungere insieme degli obiettivi comuni, ma racconta soprattutto le persone che compongono il gruppo, un percorso in cui le vite delle singole si intrecciano con la storia della Cooperativa, una storia in cui nel bilancio sociale di impresa puoi citare anche i traguardi personali, lo studio, l’acquisto di una casa, il matrimonio, la laurea dei propri figli, tutte mete che sono anche il frutto del lavoro in cooperativa, quel valore mutualistico del lavorare insieme per contribuire al benessere sociale attraverso l’autoimpreditoria, al rispetto della dignità del lavoro di ognuno, perché senza la continua attenzione verso il diritto dei lavoratori, svolgere la professione degli educatori sarebbe un’impresa impossibile.
AUGURI CRESCIAMO INSIEME, da qui continua la storia … al prossimo anniversario importante!