“Ghetto Italia. I braccianti stranieri tra caporalato e sfruttamento” è un viaggio dalla Puglia al Piemonte, passando per la Lucania, il Lazio e la Campania. Le storie sono quelle di braccianti immigrati vittime di un caporalato feroce che li costringe in veri e propri ghetti a pagamento, in cui tutto ha un costo e dove niente è dato per scontato, nemmeno un medico in caso di bisogno.
Il reportage sarà presentato a Mesagne martedì 19 aprile alle ore 18.00 presso l’Opificio Sociale in via Giuseppe Trono, alla presenza dell’etnografo barese Leonardo Palmisano, coautore del libro insieme a Yvan Sagnet, nella stessa giornata impegnato a Bologna. Gli autori sono stati di recente anche ospiti del programma di Concita De Gregorio “Pane Quotidiano”.
Dopo numerose intimidazioni per le quali realtà come Emergency hanno avvertito la necessità di esprimere solidarietà agli autori della coraggiosa inchiesta, il libro si è aggiudicato il “XXII Premio Internazionale Livatino 2016”, intitolato alla memoria del giovane magistrato assassinato dalla mafia nel 1990.
Con Palmisano dialogherà Monia Denitto, l’operatrice sociale impegnata nel sistema di protezione contro forme di sfruttamento lavorativo e sessuale. La presentazione è il risultato delle collaborazione tra il laboratorio per i percorsi di inclusione sociale di Opificio, il movimento cittadino Mesagne Bene Comune e la Libreria Lettera22.