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Rifiuti radioattivi, sito unico europeo e coinvolgimento dei territori

da Cosimo Saracino
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Da anni attendevamo una decisione che consentisse di mettere in sicurezza gli oltre 90 mila metri cubi di scorie radioattive che provengono dalle vecchie centrali nucleari e dai rifiuti nucleari ospedalieri. Riteniamo, però, che, per quelli ad alta intensità, si debba lavorare su un sito unico europeo mentre per gli altri sia auspicabile evitare un sito unico nazionale e diversificare mettendo in sicurezza i siti già esistenti. In ogni caso, sarà necessario avviare una valutazione ambientale strategica. Ogni decisione in merito, a nostro avviso, deve essere presa con la massima trasparenza e tramite un processo di decisione democratica che coinvolga i territori interessati.

È incredibile che oggi, con la pubblicazione della Carta dei siti idonei per il deposito nazionale delle scorie nucleari (Cnapi), siano proprio Lega e Forza Italia ad annunciare barricate. Proprio queste forze, nel 2009, introdussero e fecero approvare dalla maggioranza di centrodestra il ricorso all’energia nucleare, successivamente bocciato dal referendum popolare del 2011. Lega e Forza Italia ipocritamente dimenticano che, se il nostro fosse diventato un Paese con decine di centrali nucleari, avremmo avuto un enorme problema legato alla gestione e allo smaltimento dei rifiuti.

Angelo Bonelli

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