Riceviamo e pubblichiamo integralmente: Premesso che io non sono in guerra, con nessuno, cerco solo di portare a conoscenza, dei contribuenti interessati alla vicenda, lo stato dei fatti. L’onestà intellettuale, la lascio ai politicanti che la sciorinano a giorni alterni senza averne contezza. Io ho messo in evidenza dei dati incontrovertibili a cui l’Amm.ne, credo, dovrebbe dare una risposta chiara ed univoca.
- MEF circolare n. 1/DF del 20 novembre 2017 e n. 3/DF del 22 novembre 2019, con la quale è stato chiarito che la quota variabile della tassa sui rifiuti (TARI) deve essere calcolata una sola volta comprendendo nella superficie di riferimento dell’utenza domestica anche quella delle pertinenze dell’abitazione.
- Perché negli anni dal 2014 al 2017 è stata addebitata la componente variabile sulle pertinenze cat. C6 (garage) e dal 2018 non è più stata applicata?
- Perché sono stati fatti decine di atti di compensazione vergati dall’ufficio tributi comunali?
- Chi ha autorizzato tale compensazione, ci sono forse cittadini di serie A che usufruiscono di privilegi e cittadini di serie B che lo prendono in quel posto?
- E da dove l’Amm.ne ha preso i soldi per coprire il costo del servizio TARI visto il mancato incasso delle compensazioni?
Il sig. Carmelo Falcone ha avuto il tempo o voluto solo leggere le due righe inerenti il Comune di Milano che confermo e ribadisco rimborsa la quota variabile previa sentenza della Commissione Tributaria, ma lo esplicita chiaramente nel modulo di richiesta; poi sta al cittadino la scelta o meno di procedere; infatti, chiudevo il mio precedente intervento con:
Se i cittadini per avere riconosciuti i propri diritti devono adire le vie Giudiziarie lo si dica apertamente e si metta fine a questo indegno scaricabarile
Cosa che l’Amm.ne comunale non ha mai fatto: alla richiesta di rimborso ha risposto con una raccomandata in cui si precisava che erano in corso le verifiche del caso; e che, sarà cura dell’Ufficio Tributi comunicare l’esito della stessa.
Aspettiamo con ansia, d’altronde sono passati solo quattro anni.
Raffaele Campana