A rischio la stagione estiva a Torre Regina Giovanna. Rigettata la richiesta di autorizzazione per le attività di intrattenimento e di pubblico spettacolo. L’ordinanza di diniego dell’autorizzazione è arrivata in queste ore e i proprietari sono già pronti per opporre ricorso al T.A.R. di Lecce. Una battaglia legale che però potrebbe far saltare il programma di eventi estivi che già si stava pensando di organizzare. Torre Regina Giovanna è diventata nel corso degli anni un punto di riferimento per tanti giovani della Regione Puglia ed anche oltre. Gli spettacoli che sono stati organizzati in questo angolo straordinario della provincia di Brindisi erano diventati richiamo ed esempio anche per tante amministrazioni comunali che spesso investono soldi per eventi di scarsa attrazione. Secondo le disposizioni previste nell’ordinanza nell’area in contrada Baccatani non si potranno più organizzare spettacoli di intrattenimento con continuità. Tra i motivi alla base del rifiuto dell’autorizzazione ci sarebbe la presunta irregolarità urbanistica dei locali e degli spazi interessati, dato che non risulterebbero rilasciate autorizzazioni e/o permessi relativi al locale di intrattenimento e di pubblico spettacolo. Per il momento, quindi, non si potranno più organizzare spettacoli in quanto l’area è collocata in una zona classificata dalle Norme Tecniche Attuative del vigente Piano Regolatore Generale come ”E”, zona Agricola per questo incompatibile con le attività svolte in questi anni.
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È così che funzionano le cose qui da noi. Una persona che da sola è riuscita a creare una manifestazione unica, una giornata da trascorrere tra spettacoli, musica e relax immersi in un atmosfera di festa che ha come sfondo lo scenario mozzafiato delle campagne brindisine. Invece di appoggiare certa gente positiva per cercare di elevare il livello dell’iniziativa e cercare di portarla ai livelli dei più importanti festival europei, la si stronca perché il prg lo considera suolo agricolo! Il prg non è così vincolante per chi ha i giusti santi in paradiso… Un festival fatto crescere nel modo giusto porterebbe gente da ogni parte d’Italia (e non solo..) con un ritorno economico generale per tutta la comunità brindisina
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