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Rivoluzione della Tenerezza, Papa Francesco riceve la RSSA OSA di Mesagne

da Cosimo Saracino
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villa bianca dal Papa“Contaminate di luce, pace e gioia tutti quelli che incontrate e fatelo con tenerezza”. È questo l’invito che Papa Francesco ha rivolto alla rappresentanza di ospiti e operatori della Residenza di Mesagne (Villa Bianca e Casa Melissa) gestita dalla Cooperativa OSA, ricevuti il pomeriggio del 2 agosto 2017) in Vaticano.

Occasione dell’emozionante e indimenticabile incontro è stata la consegna della statua della Madonna che scioglie i nodi (a cui Papa Francesco è molto devoto) realizzata da un maestro cartapestaio leccese insieme ai ragazzi della Residenza.

Il presidente della Cooperativa, Giuseppe Milanese, ha presentato al Pontefice l’esperienza che OSA sta facendo nella piccola città in provincia di Brindisi, a Mesagne appunto: “L’allegria di questo gruppo sta contaminando l’intera Cooperativa – ha sottolineato Milanese -. Forse al Sud c’è meno impresa ma di certo c’è più cuore”.

Il Santo Padre, apprezzando il racconto del presidente sui rapporti intergenerazionali costruiti in questi ultimi tempi nella Residenza di Mesagne tra gli anziani ospiti della RSA e i numerosi bambini del paese brindisino, ha detto: “Oggi è necessaria la rivoluzione della tenerezza. Credo che una delle cose più importanti in questo momento storico è che i nonni tornino a parlare con i bambini e con i giovani. È importante che gli adolescenti colgano dai più anziani la sapienza, i ricordi, le radici. Quella che oggi ci ‘vendono’ – ha detto Papa Francesco – è una società “sradicata”. Noi, invece, dobbiamo ricercare le radici. Bambini, adolescenti e giovani devono incontrare i nonni. Così i nonni si risvegliano, si rendono conto che non sono “materiale di scarto”.

Questa società vuole rendere i nonni “materiale di scarto”. Ma quando i nonni parlano con i giovani cominciano a sognare e sono felici. E gli adolescenti, i giovani e i bambini – ha concluso il Santo Padre – diventano più coraggiosi perché ritrovano le radici”.

È stato un incontro carico di emozioni e straordinario per la confidenza con cui il Papa si è intrattenuto con ogni componente del gruppo. “Grazie Santità”.

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