La vita ci ha fatto crescere sempre vicini di casa nei rioni Ingegna e Zecchino e poi, sul lavoro, che entrambi svolgemmo nel locale ospedale ”San Camillo”. Poi, lui, avendone il fisico e le qualità, si dedicò al calcio dilettantistico. Roberto fu una persona solida ed affidabile in entrambe le attività che svolse con quella naturalezza che nasce dal Cuore, non alzando mai la voce per imporsi o per far accettare le sue deduzioni.
Lo ricordo sempre con il sorriso sul volto e con quel suo incedere da atleta, muovendosi come se volesse scrollare dalle spalle tutti i problemi che la vita gli presentava.
In campo con il “ grande Mesagne” di quel momento, dava sicurezza al reparto difensivo: il portiere mi confidò, una volta, che si sentiva più sicuro quando c’era lui in campo perché aveva una mirabile visione di gioco e sapeva interrompere e rilanciare lontano dall’area quel pallone che quasi sempre era ripreso da un suo compagno.
Affidabile, sicuro e competente in campo e fuori. Ha lasciato un buon esempio ovunque svolse le sue attività sia a Mesagne, sia altrove.
Sul posto di lavoro, presso il “ Laboratorio di analisi” del Nosocomio, conservava queste sue magnifiche doti: paziente, non litigioso, se ricorrevi a lui sapevi di affidarti in mani sicure, da professionista, ed aveva sempre una parola giusta per minimizzare le paure del momento.
Ti ricordiamo tutti con immutato affetto, caro Roberto, quella immagine che ci hai lasciato – almeno per quello che mi riguarda – rimarrà scolpita nella mia mente, e li rimarrà.
Nuccio Pasimeni
