Sabato 27 maggio, nell’Auditorium del Castello Normanno Svevo di Mesagne, si svolgerà il Convegno “Medici e pazienti si confrontano sul Lupus Eritematoso Sistemico” organizzato dal Gruppo Les Italiano ODV con la collaborazione del Sindaco Antonio Matarrelli e dell’Amministrazione Comunale di Mesagne.
L’evento, patrocinato dalla Asl di Brindisi e dal Comune di Mesagne, metterà in rilievo i temi di recente interesse sul Lupus con l’obiettivo di sensibilizzare e rendere consapevole la collettività su una malattia cronica autoimmune ancora poco conosciuta.
I lavori si apriranno con l’intervento della dott.ssa Madaghiele, Immunologa della Struttura Complessa di Medicina Interna del Po “D. Camberlingo” di Francavilla Fontana che esaminerà l’utilizzo del Belimumab nel nuovo trattamento del Lupus, oggi una novità importante per i pazienti dopo decenni di assenza di alternative terapeutiche. Questo anticorpo monoclonale ha dimostrato quanto sia significativo assicurare un trattamento mirato e precoce per la patologia così da prevenire o rallentare il danno d’organo.
Seguirà la dott.ssa Schiavone della struttura complessa di Nefrologia del Po “Di Summa?Perrino” di Brindisi che si occuperà d’interessamento renale legato al Les partendo da un excursus storico riguardante l’evoluzione diagnostica e degli studi sperimentali sui metodi di cura, sottolineando che l’introduzione della biopsia renale è stata la chiave di volta nel trattamento terapeutico e nel decorso della prognosi della patologia in quanto ha consentito agli specialisti di fare una diagnosi notevolmente più precisa con conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti lupici.
“L’utilizzo dell’anticorpo monoclonale Belimumab – spiega la presidente del Gruppo Les, Rosa Pelissero – è vantaggioso nella cura dei pazienti con Lupus e Nefrite Lupica. Per noi pazienti è fondamentale l’arrivo di nuovi farmaci per la cura del Lupus ed è essenziale una diagnosi precoce della malattia”. Il dott. Marino, reumatologo della Struttura Complessa di Medicina Interna del Po di Brindisi, invece, concentrerà il focus del suo intervento sulla gravidanza nelle pazienti lupiche poiché la patologia colpisce in prevalenza giovani donne in età fertile.