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Salento Fun Park, Meetup Mesagne 5 Stelle e Progettiamo presentano interrogazione

da Cosimo Saracino
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nota congiunta Progettiamo Mesagne e Meetup Mesagne 5 stelle (in fondo alla nota segue testo integrale dell’interrogazione.)

Riguardo alla questione dei lavori di riqualificazione del laboratorio urbano “Salento Fun Park” realizzati nel pattinodromo comunale, si è detto oramai tutto o quasi tutto. In verità non siamo molto interessati alle polemiche che si sono innescate  sui social o a  mezzo stampa dopo la pubblicazione della nota di denuncia dell’associazione  la “M”: “onorevoli” interventi tardivi, scambi di accuse fra vecchi e attuali amministratori, note stampa per rifuggire dalle proprie responsabilità, surreali ad esempio  le “precisazioni” dell’Assessore Librato che crediamo debba prendere coscienza che, indipendentemente dal componente della giunta che suggerisce  o propone  la realizzazione di un opera pubblica, è Lei che ha la delega di settore, dunque non si deve limitare a “dirimere questioni spinose” ma ad ottemperare ai suoi doveri di controllo derivanti dal suo ruolo politico. In definitiva uno spettacolo deprimente che non porta da nessuna parte.

Certamente molte cose in questa vicenda lasciano perplessi. Noi stessi abbiamo fatto un sopralluogo sul posto e abbiamo riscontrato diverse criticità. La ciliegina sulla torta è senz’altro la realizzazione di una barriera architettonica in prossimità dei bagni che, di fatto, oltre ad aver violato tutte le norme in materia di accessibilità ai luoghi pubblici,   pone un ostacolo evidente alla  libera fruizione dei servizi da parte dei disabili. È dire che il progetto di rigenerazione intendeva raggiungere dei precisi requisiti di qualità, fra questi quelli più disattesi sono: “la collaborazione stabile, leale e continuativa tra l’ente locale, proprietario dello spazio, e il soggetto gestore dello spazio pubblico”(requisito della stabilità) e la realizzazione di “uno spazio fruibile da tutti, accessibile senza barriere e ostacoli, piacevole e accogliente, aperto anche nelle modalità̀ di gestione e coinvolgimento della comunità locale” (requisito dell’apertura).

Quello che per noi è fondamentale in questa vicenda è invece la corretta gestione  dei beni comuni, la loro valorizzazione, tenuto conto che il pattinodromo è uno spazio comunale gestito da un’associazione che persegue finalità pubbliche. L’amministrazione ha il dovere morale e politico di tutelare tutti i beni pubblici e controllare , dunque, che i lavori che vengono effettuati siano fatti a regola d’arte  ed eventualmente prendere seri provvedimenti nei confronti di chi ostacola questo percorso.

Noi riteniamo che ai cittadini non interessino le diatribe fra le parti, ma comprendere come sono andate realmente le cose. Per tali motivi abbiamo inviato, all’attenzione del Sindaco,  una circostanziata interrogazione dove chiediamo i dettagli dell’intera vicenda.

TESTO INTERROGAZIONE:

INTERROGAZIONE

ex art. 32 comma 5 Statuto della città di Mesagne

 

OGGETTO: lavori di miglioramento funzionale e strumentale del Laboratorio Urbano “Salento Fun Park”

Come è noto lo Statuto Comunale, sopra richiamato, da facoltà ad ogni singolo cittadino o associazione, di rivolgere al Sindaco e al Presidente del Consiglio comunale, formali interrogazioni in merito a specifici problemi o aspetti dell’attività amministrativa a cui gli interrogati  devono fornire risposta motivata entro trenta giorni dalla presentazione dell’Istanza.

Per tali ragioni il Movimento politico culturale ProgettiAmo Mesagne e  il Meetup Mesagne 5 Stelle pongono  al Sindaco la seguente interrogazione:

 

PREMESSO

– che nell’ambito dell’Accordo di Programma Quadro (APQ) rafforzato “Sviluppo Locale” sottoscritto in data 25.7.2013 tra il Ministero dello Sviluppo Economico e la Regione Puglia, venivano previste iniziative a sostegno dei giovani per favorire la partecipazione degli stessi alla vita attiva, in particolare il progetto “Laboratori Urbani in rete”;

– che tale intervento si poneva come obiettivo quello di sostenere i Comuni proprietari di uno o più immobili destinati al Laboratorio Urbano Giovanile o di spazio pubblico destinato a Politiche Giovanili di cui alla D.G.R. 16 Settembre 2014, n. 1879, nel miglioramento funzionale e strumentale degli stessi;

– che la Regione Puglia, con una nota del 22 Aprile 2016, rivolse l’invito al Comune di Mesagne di presentare un progetto di miglioramento funzionale e strumentale per un Laboratorio Urbano Cittadino, come da “Linee Guida per l’attuazione dell’intervento – iniziative a sostegno dei giovani – Piano d’Azione per favorire la partecipazione dei giovani alla vita attiva. Laboratori Urbani in rete” approvate con D.G.R. n. 322 del 22.03.2016;

– che l’amministrazione comunale ritenne , fra i due  Laboratori Urbani presenti nella nostra città, Laboratorio Polifunzionale Giovanile “Lab Creation” e laboratorio urbano “Salento Fun Park”, di dover destinare l’interesse progettuale sul Salento Fun Park per le motivazioni addotte nella delibera di Giunta Comunale n.  112/2016

– che con Delibera di Giunta Comunale n. 112 del 13.05.2016, venne approvato il Progetto denominato “JAM IS A JOB” relativo al miglioramento funzionale e strumentale del Laboratorio Urbano “Salento Fun Park” per candidatura a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2007-2013 -APQ rafforzato “Sviluppo Locale”

–  che fra gli obiettivi rappresentati nelle linee guida sopra citate vi erano quelle di acquisire i seguenti requisiti di qualità̀:

  • stabilità: collaborazione stabile, leale e continuativa tra l’ente locale, proprietario dello spazio, e un soggetto gestore motivato e competente;
  • apertura: uno spazio fruibile da tutti, accessibile senza barriere e ostacoli, piacevole e accogliente, aperto anche nelle modalità̀ di gestione e coinvolgimento della comunità locale;
  • vitalità: generatore di molte iniziative che permettono ai giovani di incontrare nuove persone, fare nuove esperienze, imparare, sperimentare, mettersi in gioco;
  • trasparenza: nella comunicazione, nelle modalità̀ di accesso ai servizi, nella rendicontazione economica e sociale della gestione;
  • sostenibilità̀ economica: utilizzare i finanziamenti pubblici come investimento, per aumentare la propria capacità di generare valore economico e sociale;
  • missione sociale: assolvere ad una funzione sociale a servizio del territorio e di tutta la comunità̀.

– che con Determinazione n. 12 del 27.05.2016 la Regione Puglia – Sezione Politiche giovanili e Cittadinanza Sociale –  concedeva in favore del Comune di Mesagne un finanziamento complessivo di € 150.000,00 per la realizzazione del progetto di cui sopra.

– che il finanziamento de quo avrebbe dovuto assicurare sia la fornitura di arredi ed attrezzature che i lavori di miglioramento funzionale e strumentale del laboratorio urbano “Salento Fun Park”

– che con Determinazione n. 986 del 16.06.2016 venne approvato il progetto esecutivo per la realizzazione dei lavori di miglioramento funzionale e strumentale del laboratorio urbano “Salento Fun Park” dell’importo complessivo di € 150.000,00 di cui € 87.514,79 per lavori soggetti a ribasso ed € 2.348,19 per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, da finanziare con contributo regionale a valere sul fondo di Sviluppo e coesione 2007-2013 – AQP rafforzato “Sviluppo Locale”;

– che con Determinazione n. 989 del 17.06.2017 si decideva  di procedere all’affidamento dei lavori di miglioramento funzionale e strumentale del laboratorio urbano “Salento Fun Park”, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara con invito rivolto ad almeno 5 soggetti idonei , in ossequio all’art. 63 comma 2 lett. c) del D. Lgs. 50/2016;

– che con Determinazione n. 1019 del 22.06.2017 si decideva di procedere  all’affidamento della fornitura di arredi e attrezzature, per un importo di € 26.377,30 soggetti a ribasso e di  € 500 ,00  per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso, previste nel progetto di miglioramento funzionale e strumentale del laboratorio urbano “Salento Fun Park”, mediante procedura negoziata senza previa pubblicazione di un bando di gara con invito rivolto ad almeno 5 soggetti idonei , in ossequio all’art. 36 comma 2 lett. b) del D. Lgs. 50/2016;

– che con Determinazione n. 1106 del 01.07.2016 i lavori vennero aggiudicati definitivamente alla ditta M.S.C. GENERALI S.r.l. con il ribasso sull’importo posto a base di gara del 37,276% e quindi per l’importo complessivo di € 57.240,97 oltre IVA 22% (comprensivo di € 2.348,19 oltre IVA 22% per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso);

–  che con Determinazione n. 1105 del 01.07.2016 veniva aggiudicato l’appalto per la fornitura degli arredi e attrezzature alla  ditta Edital2000 Di Nicola e Andrea Ferretti con l’offerta pari al 16,73% sull’importo a base di gara e quindi per l’importo di € 22.464,38 oltre IVA 22% comprensivi di € 500,00 oltre IVA 22% per oneri della sicurezza non soggetti a ribasso;

–  che  con  determinazione  n.  1182  del  13.07.2016 si accertavano economie complessive di gara pari  di € 49.382,61 rispetto alla somma finanziata di € 150.000,00;

– che con determinazione n. 1881 del 21.11.2016 veniva affidato l’incarico di Direttore Operativo dei lavori di miglioramento funzionale e strumentale del laboratorio urbano “Salento Fun Park” all’arch. Antonella ZELLINO

– che la i gestori sono stati invitati a lasciare la struttura per l’effettuazioni dei lavori in parola il 31 Dicembre 2016.

– che i lavori (la cui realizzazione pare dovesse  avvenire entro 100 giorni) sarebbero iniziati a febbraio 2017 e conclusi formalmente il 15 giugno 2017;

– che a riprova del fatto che i lavori si sono conclusi a metà giugno è stato rimosso il “cartello di cantiere” dall’ingresso principale della struttura comunale. Cartello, che essendo un vero e proprio documento di cantiere, deve essere mantenuto  obbligatoriamente, pena possibili sanzioni, durante tutta la durata dei lavori, proroghe comprese;

– che successivamente a quella data sarebbe stata riconsegnata, in assenza di alcuna  dichiarazione di fine lavori e certificato di collaudo finale attestante la conformità dell’opera al progetto presentato,  la struttura ai gestori che, come riportato dalla stampa locale in questi giorni, avrebbero riscontrato palesi e vistose difformità nella realizzazione dell’opera rispetto al capitolato d’appalto afferente al progetto di cui sopra.

– che a seguito delle denuncie pubbliche dei gestori della struttura, veicolate attraverso i mass media e i social, nei primi giorni di luglio, in assenza di cartellonistica di cantiere, si stavano effettuando alcuni lavori all’interno del  pattinodromo comunale.

INTERROGANO

il Sindaco per sapere punto per punto:

  1. quali erano i  termini contrattualmente previsti di inizio e fine lavori e se tali termini sono stati esposti sul “cartello di cantiere”; quando invece sono realmente iniziati e terminati. Si richiede altresì di estrarre copia del contratto dei lavori stipulato con la ditta M.S.C. GENERALI anche mezzo mail/PEC.
  2. se sono state realizzate tutte le opere previste nel capitolato, se non sono state realizzate tutte quali sono quelle non realizzate e  i motivi che avrebbero determinato la mancata realizzazione.
  3. Se sono stati richiesti,  nei tempi dovuti,  ed arrivati tutti gli  arredi ed attrezzature dalla  ditta Edital2000 e se le forniture rispettano il contratto stipulato. Si richiede di estrarre copia del contratto di fornitura anche mezzo mail/PEC.
  4. Se durante la fase dei lavori i gestori della struttura hanno potuto controllare l’andamento dei lavori anche in ossequio ad uno dei requisiti di qualità( descritti in premessa) che si volevano realizzare attraverso la linea di  finanziamento “Laboratori urbani in rete”, ossia “la fattiva collaborazione fra amministrazione e gestore del laboratorio urbano.”
  5. Se durante la fase dei lavori il direttore operativo , fiduciario della direzione lavori  all’interno del cantiere, ha sollevato dubbi  sulla realizzazione dell’opera o sul mancato rispetto del capitolato attraverso atti ufficiali e/o esposti verbali verso il direttore dei lavori o l’assessorato di riferimento ai sensi dell’art.  125 del D.P.R. 554/1999;
  1. Se, come denunciato pubblicamente dai gestori della struttura, attraverso la realizzazione di alcune opere di piastrellatura si sono realizzate vere e proprie barriere architettoniche(scalino adiacente i bagni per disabili) all’interno della struttura,  si è derogato a tutta la normativa in materia di accessibilità agli edifici pubblici ricordando altresì che l’art. 1 comma 7 del  DPR 503/96  – regolamento recante norme per l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici –  afferma  che non possono essere erogati contributi o agevolazioni da parte dello Stato e di altri enti pubblici per la realizzazione di opere o servizi pubblici non conformi alle norme di cui al regolamento citato;  inoltre  non le sembra che tale realizzazione abbia palesemente  disatteso un altro dei requisiti di qualità(descritti in premessa)che si volevano realizzare con la linea di  finanziamento “Laboratori urbani in rete”, ossia la creazione di “uno spazio fruibile da tutti, accessibile senza barriere e ostacoli, piacevole e accogliente, aperto anche nelle modalità̀ di gestione e coinvolgimento della comunità locale”. Come si vuole riparare alla realizzazione della barriera in parola?
  2. In quali condizioni è stata riconsegnata la struttura comunale dopo i lavori. È stata effettuata una capillare pulizia? sono stati rimossi i materiali di scarto?. Ecc. ecc.
  3. Le forniture di competenza della ditta appaltatrice, strumentazione sonora ad esempio,  sono conformi ai requisiti previsti  dal capitolato riguardo alla tipologia e casa costruttrice della suddetta strumentazione?
  4. Se l’assessore ai lavori pubblici ha fatto delle periodiche visite al cantiere per ottemperare ai suoi doveri di controllo politico-amministratico. In caso affermativo se vi sono verbali che lo attestino.
  5. Se è stata realizzata una variante al progetto. In caso affermativo si richiede il comprovante atto pubblico;
  6.  Se, dopo il 15 giugno, quindi a cantiere formalmente chiuso, la Ditta M.S.C. GENERALI ha continuato ha svolgere i lavori. In caso affermativo non  ritiene che tale attività sia stata svolta in violazione delle norme urbanistiche, edilizie e della sicurezza sui luoghi di lavoro. Se invece vi è stata una proroga dei lavori si richiede:
  • il comprovante atto pubblico
  • se è stata data formale comunicazione al gestore;
  • se verrà riposizionato il “cartello di cantiere” atteso che la mancata esposizione dello stesso costituisce reato come ha precisato La Corte di Cassazione, con la sentenza 13963/2016, dove ha ribadito l’obbligo di esposizione, precisando che è reato non esporlo anche nel caso di sospensione dei lavori;   12.Se è stato effettuato il collaudo dei lavori realizzati e se sono stati rilasciati i relativi certificati(fine lavori e collaudo).                                                                                                                                         13.Se la Direzione Lavori si è assicurata che le lavorazioni  siano state eseguiti a regola d’arte ed in conformità al progetto e al contratto ai sensi dell’art. 124 del D.P.R. 554/1999;                                           14.Se è possibile, dalle economie realizzate, circa 50.000 euro rinvestirle  per completare opere incompiute all’interno della struttura o quella somma dovrà essere restituita alla regione puglia;               15.Se dall’analisi dell’intera vicenda si ravvisassero  comportamenti negligenti relativamente  alle varie responsabilità politiche  e/o amministrative  quali provvedimenti intende porre in essere l’amministrazione comunale a tutela dell’ente e dei cittadini.

In attesa di riscontri si inviano cordiali saluti.

per il Meetup Mesagne 5 Stelle

Angelo Jose’Pacciolla

per il movimento Progettiamo Mesagne

Antonio Calabrese

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