Dopo il sequestro del Canile comunale, avvenuto nei primi giorni di Marzo, la magistratura avrebbe inviato degli avvisi di garanzia alla ditta che gestisce la struttura e ad alcuni dirigenti comunali. Il reato contestato sarebbe di tipo amministrativo e fa riferimento alle evidenze riscontrate in fase di verifica dai Carabinieri del NAS di Taranto e dal personale del servizio veterinario dell’ASL di Brindisi. Per i dirigenti comunali sarebbe solo un atto dovuto considerato il loro ruolo in seno all’amministrazione. Ricordiamo che il sopralluogo mise in evidenza delle carenze igienico–sanitarie e strutturali del canile comunale quali: mancanza di acqua potabile, inefficienza del depuratore, presenza di contenitori per alimenti non conformi, presenza di ruggine sugli infissi delle gabbie tali da pregiudicare il benessere dei 235 cani ospitati. Il verbale di verifica racconta anche della buona condizione in cui furono trovati i cani nella struttura.
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